"Il tema della legalità non è un
argomento di parte, ma un valore imprescindibile che deve essere
condiviso da tutti per la quotidiana convivenza civile". Lo
afferma il presidente del Consiglio regionale del Piemonte,
Stefano Allasia, nell'imminenza del ventinovesimo anniversario
della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992, in cui
persero la vita il giudice Giovanni Falcone con la moglie
Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani,
Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Un anniversario che ha dato
origine, a partire dal 2020, alla Giornata nazionale della
legalità e in ricordo delle vittime del dovere.
"Questa giornata - aggiunge - rappresenta una preziosa
occasione per ribadire l'importanza dell'impegno per la
legalità, soprattutto in questo periodo di crisi economica
causata dall'emergenza sanitaria che rischia di esporre il
tessuto economico alle infiltrazioni criminali. Il 23 maggio
ricordiamo il sacrificio di Falcone e Borsellino e di tutti i
servitori dello Stato che hanno fatto crescere nella società il
senso del dovere e l'impegno per contrastare la mafia. È
importante che le nuove generazioni si avvicinino a queste
figure esemplari, affinché prosperi in loro sempre il senso di
giustizia e legalità".
Anche quest'anno il Consiglio regionale del Piemonte - su
proposta della Conferenza dei presidenti delle Assemblee
legislative delle Regioni e delle Province autonome - aderisce
all'invito di Maria Falcone di esporre un drappo bianco sulla
facciata delle sedi delle Assemblee legislative.
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