"La sicurezza di chi lavora è una
priorità sociale ed è uno dei fattori più rilevanti per la
qualità della nostra convivenza. Non possiamo accettare
passivamente queste tragedie. Sono stati compiuti importanti
passi in avanti nella legislazione, nella coscienza comune,
nell'organizzazione stessa del lavoro. Ma tanto resta da fare".
Così il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano
Allasia, aprendo questa mattina in Aula la commemorazione delle
80 vittime piemontesi del lavoro nell'ultimo anno, delle quali
ha letto tutti i nomi.
"Troppo spesso purtroppo - ha detto Allasia - la sicurezza, la
prevenzione, la formazione sono considerati costi e impedimenti
di cui fare a meno. Il numero di questi incidenti causati dal
mancato rispetto di norme esistenti resta infatti inaccettabile,
ma gli incidenti possono essere evitati richiamando alla
responsabilità tutte le parti, politiche, sociali e
imprenditoriali".
"Il nostro pensiero - ha aggiunto - oggi va innanzitutto alle
vittime e al profondo dolore dei loro familiari, cui esprimiamo
una sincera vicinanza. In Piemonte nel 2020 - ha sottolineato -
ci sono stati 80 infortuni mortali e la Giornata Nazionale per
le Vittime degli Incidenti sul lavoro (celebrata il 10 ottobre,
ndr) deve essere un'occasione preziosa per riflettere sui dati.
I numeri ci dicono che rispetto al 2019 c'è stato un
preoccupante aumento, e questo ci deve rendere più consapevoli
della necessità di far crescere la cultura e l'impegno della
sicurezza nei luoghi di lavoro".
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