(ANSA) - PERUGIA, 20 SET - Accelera la domanda di lavoro del
sistema delle imprese umbro, sostenuta dalla buona risalita
post-Covid dell'economia regionale. Per il lavoro in Umbria,
l'autunno si apre in positivo. Letta in crescita la domanda di
lavoro delle imprese umbre (settore agricolo escluso) sia a
settembre in corso, che nel trimestre settembre - novembre 2021.
Uno scenario delineato dal Bollettino del Sistema informativo
Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal e illustrato dal
presidente della Camera di commercio dell'Umbria, Giorgio
Mencaroni.
"Saranno 5.940 le assunzioni programmate dalle imprese per il
corrente mese di settembre - riferisce il presidente Mencaroni
in una nota dell'ente camerale - e saliranno a 16.430 unità nel
trimestre da settembre a novembre 2021. In forte progressione
settembre 2021 su settembre 2020, anno di pandemia: +82,7%,
pari, in valore assoluto, a 2.690 entrate al lavoro in più".
Pressochè identica la crescita che interesserà il trimestre
settembre/novembre 2021 rispetto allo stesso periodo pandemico
del 2020: +80,1%, equivalente a + 7.310 previsioni di
assunzione. Sottolinea Mencaroni: "Sono dati questi che ci
riportano, superandoli, a quelli del 2019, l'anno prima della
crisi da Covid 19, quando nel trimestre settembre-novembre le
previsioni occupazionali del sistema delle imprese umbro
toccarono le 13.690 unità. Che oggi abbiamo superato del 20%,
pari a 2.740 nuove assunzioni. Dunque oltre il Covid". La
domanda di lavoro appare composta prevalentemente dai contratti
a tempo determinato, con 2.970 unità, pari al 50% di tutte le
entrate programmate a settembre. Seguono i contratti a tempo
indeterminato, 1.188 (il 20%).
Quali settori trainano la domanda di lavoro? In primis i servizi
di alloggio e ristorazione e le attività turistiche con 1.010
entrate al lavoro programmate (il 17% del totale), poi il
commercio con 980 entrate (16,4%), i servizi alla persona 710
(12%), i servizi alle imprese 470 (8%), le costruzioni 470 (8%).
"Sempre più seri i problemi collegati al "mismatching", il
fenomeno di disallineamento tra le competenze richieste
dall'azienda e le competenze disponibili sul mercato. "In Umbria
- nota il presidente Mencaroni - siamo a livello di 40,3 casi su
100, in cui le aziende prevedono di incontrare difficoltà nella
ricerca di lavoratori in grado di coprire un determinato posto
di lavoro. Parliamo di 2.393 possibili entrate al lavoro sulle
5.940 del mese di settembre. Un dato fortemente negativo 4 punti
sopra la media nazionale (36,4%) e oltre sei punti oltre quella
del Centro Italia. Senza dire che certe professionalità è
comunque molto difficile reperirle - penso al settore del
turismo - proprio per mancanza di candidati". (ANSA).