(ANSA) - ROMA, 29 MAR - "Preoccupazione e stupore" vengono
espressi dal Consiglio nazionale forense (Cnf) per l'invito
rivolto ieri dall'Associazione nazionale magistrati (Anm) ai
capi degli uffici giudiziari a limitare l'attività giudiziaria e
a sospendere i processi non urgenti per l'esclusione del
comparto giustizia dai soggetti prioritari del nuovo piano
vaccinale del governo. "Rispetto alle considerazioni sulla
funzione essenziale della giustizia non possiamo che aderire, ma
se l'Anm, così come scrive nel suo documento, considera la
giustizia un servizio essenziale non è allora verosimile una
richiesta di un ulteriore rallentamento, o addirittura una
rinnovata sospensione dei processi che arrecherebbe danni come
sempre in primo luogo ai cittadini, privati così del loro
diritto di tutela, e rischia di apparire come una mera
rivendicazione di privilegio. Senza dimenticare che l'attività
dei tribunali è già rallentata da oltre un anno per la pandemia
ed è certo che lo stato di emergenza sullo svolgimento in
sicurezza delle udienze sarà prorogato al 31 luglio 2021",
recita una nota dell'Ordine degli avvocati. Il Cnf ribadisce la
richiesta che "sia il ministero della Giustizia a farsi
portatore delle esigenze dell'intero comparto giudiziario,
composto non solo da magistrati ma anche da avvocati e personale
amministrativo, nella richiesta di reinserimento nel piano
vaccinale del governo in quanto lavoratori dei servizi
essenziali destinatari in via prioritaria del vaccino, ribadendo
però l'assoluta convinzione, già espressa nelle settimane
scorse, che nella campagna vaccinale non ci siano disparità
territoriali, come avvenuto finora, e che la priorità sia da
riconoscere alle situazioni di oggettiva fragilità", si chiude
la nota dei professionisti. (ANSA).