(ANSA) - ROMA, 20 APR - "L'impatto del Covid nell'ultimo anno
si è fatto sentire su tutto il Paese, con un calo di oltre
18.000 lavoratori delle libere professioni, ma il Lazio, in
controtendenza, registra, invece, nel medesimo periodo la
crescita maggiore in Italia (+20.306 liberi professionisti) con
il +11,1%, passando dunque dai 182.423 professionisti del primo
trimestre del 2019 ai 202.729 del primo trimestre del 2020." Lo
ha dichiarato l'assessore al Lavoro e nuovi diritti della
Regione Lazio Claudio Di Berardino a margine dell'evento online
di presentazione del Rapporto sulle libere professioni nel Lazio
realizzato dall'Osservatorio delle libere professioni di
Confprofessioni, la confederazione presieduta da Gaetano Stella.
Nel Rapporto vediamo come le professioni scientifiche in ambito
socio-sanitario e scientifico in generale siano state quelle
maggiormente cresciute, e si rileva anche una buona
partecipazione da parte dei giovani tra i 15 e i 34 anni.
Preoccupa vedere al contrario come il gap di genere in tutta la
penisola sia marcato non solo nel numero, ma anche nella
retribuzione tra lavoratrici e lavoratori". "Questi dati -
sottolinea l'assessore - sono importantissimi per pianificare
delle politiche del lavoro attive, in cui i lavoratori siano
trasversalmente tutelati. Recentemente in Regione Lazio abbiamo
firmato un Protocollo con le parti sindacali e datoriali che
prevede 21 diverse azioni per promuovere la formazione e la
buona occupazione per i giovani, le donne, le persone con
disabilità, i disoccupati e i percettori di ammortizzatori
sociali, mettendo in campo 250 milioni di euro", chiude. (ANSA).