(ANSA) - ROMA, 13 MAG - La proposta di un decreto che
sospenderebbe la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico
e archeologico mette in allarme le associazioni aderenti al
tavolo di coordinamento delle rappresentanze del settore
archeologia - rappresentative della Pa, delle professioni, delle
imprese - e le Consulte universitarie. C'è, infatti, recita una
nota, "estrema preoccupazione" per "l'ennesimo tentativo di
sospendere le norme di tutela del Codice dei beni culturali e
del paesaggio, contenuto nella bozza di decreto presentata dal
ministero per la Transizione ecologica e riguardante indicazioni
per la semplificazione delle procedure autorizzative per i
lavori di costruzione di impianti per le energie rinnovabili
finanziati con il Pnrr, nell'ambito del Recovery plan. "Mentre
stiamo lavorando con i deputati e i senatori per spiegare loro
quali gravissimi rischi correrebbe il nostro Paese, se queste
norme venissero approvate, abbiamo scritto due lettere, una al
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e un'altra ai
ministri della Cultura, Dario Franceschini, della Transizione
Ecologica, Roberto Cingolani, e delle Infrastrutture, Enrico
Giovannini, per segnalare le criticità nella formulazione di
queste nuove norme e chiedere la loro revoca. La semplificazione
e la velocizzazione delle procedure è un obiettivo pienamente
raggiungibile senza passare sopra al nostro patrimonio e senza
danneggiare il paesaggio.
Ci auguriamo - recita la nota - che il governo comprenda come la
tutela del nostro patrimonio, archeologico e paesaggistico non
sia un ostacolo allo sviluppo del Paese bensì la vera risorsa
per un futuro che punti realmente sulla sostenibilità ecologica
e culturale dello sviluppo economico". (ANSA).