(ANSA) - ROMA, 24 GIU - "La Legge di bilancio per il 2021
aveva disposto che, entro sessanta giorni dall'entrata in
vigore, avrebbero dovuto essere definiti i criteri e le modalità
per la concessione dell'esonero contributivo" (poi rifinanziato
col successivo decreto Sostegni, ndr), quindi, "già a marzo i
contribuenti e i professionisti che li assistono, dovevano
essere in grado conoscere ciascuno la propria posizione e i
propri obblighi", ma "dei decreti attuativi invece, neanche
l'ombra", lamenta il presidente dell'Anc (Associazione nazionale
commercialisti) Marco Cuchel. "Già a maggio la situazione di
incertezza regnava, e la proroga al 20 agosto, decisa pochi
giorni a ridosso della scadenza del 17 e con le deleghe pronte,
ha causato non pochi disagi e ora, con l'arrivo del 30 giugno,
tutti coloro che sanno di aver diritto all'esonero non
dispongono della necessaria tutela normativa", aggiunge.
"Da parte dello Stato, ancora una volta - chiude - assistiamo
al disattendere agli obblighi che lo stesso si assume, nella
totale indifferenza verso quei cittadini che attendono di poter
legittimamente usufruire di misure che siano di parziale
sollievo dalla vera e propria sofferenza di questo momento
attraversano. Ci aspettiamo un'assunzione di responsabilità
rispetto a questo pasticcio e la conseguente decisione di una
proroga di tutti i versamenti inerenti ai dichiarativi, in
attesa della promulgazione di una norma chiara e definitiva".
(ANSA).