(ANSA) - ROMA, 28 LUG - La commissione Bilancio della Camera
ha posto oggi un ostacolo al prosieguo dell'esame della proposta
di legge sull'equo compenso per le prestazioni
libero-professionali, attesa oggi pomeriggio in Aula a
Montecitorio: appare "necessario", recita il parere, "espungere
l'estensione della disciplina sull'equo compenso, prevista per
le convenzioni stipulate con imprese bancarie, assicurative e
con imprese diverse da quelle piccole medie, anche alle
convenzioni stipulate con società veicolo di cartolarizzazione,
nonché con le loro società controllate e con le loro
mandatarie", visto che "tale estensione implicherebbe un aumento
dei costi dei servizi legali necessari al recupero del credito
nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione", si legge nel
testo che l'ANSA ha potuto visionare. Inoltre, per la
commissione Bilancio è "necessario escludere oltre alle società
disciplinate dal testo unico in materia di società a
partecipazione pubblica, con riferimento alle quali non è
possibile escludere il verificarsi di effetti negativi per la
finanza pubblica, gli agenti della riscossione", perché ciò
"determinerebbe oneri estremamente gravosi per l'Agenzia delle
Entrate-Riscossione, a causa di un maggiore esborso, a titolo di
spese per la rappresentanza e la difesa in giudizio,
quantificato in 150 milioni di euro annui con conseguenti
riflessi negativi per la finanza pubblica". Infine, viene
evidenziata l'esigenza di "riformulare" l'articolo 11 del
provvedimento (il testo base è della leader di FdI Giorgia
Meloni, nel quale sono confluite le proposte di legge dei
deputati della Lega e di Fi Jacopo Morrone ed Andrea Mandelli,
ndr), stabilendo che l'equo compenso "non si applichi alle
convenzioni in corso, sottoscritte prima della data di entrata
in vigore" della norma, poiché "la revisione di compensi già
pattuiti per prestazioni richieste da Amministrazioni pubbliche
risulterebbe suscettibile di determinare maggiori oneri rispetto
a quelli previsti a legislazione vigente", si legge, in
conclusione. (ANSA).