(ANSA) - ROMA, 06 MAG - I commercialisti italiani denunciano
che "il pieno successo del Superbonus 110% è frenato da una
congiunzione nociva, dovuta al fatto che i principali gruppi
bancari hanno stretto accordi con le grandi società di
consulenza, che non stanno dando una risposta pienamente
efficiente. La natura stessa del provvedimento avrebbe dovuto
invece portare ad un ben maggior coinvolgimento di soggetti di
minor dimensione: piccoli consulenti, piccole aziende, piccoli
istituti di credito". Lo ha dichiarato il segretario del
Consiglio nazionale dei commercialisti, Achille Coppola, nel suo
intervento all'incontro odierno con i leader politici promosso
dalla "Filiera dell'edilizia", sostenendo che "è questo il
motivo per il quale i commercialisti stanno lavorando ad un
accordo con gli stessi istituti di credito e con il sistema
camerale, puntando a dare un carattere più concreto e rapido
alle pratiche relative al Superbonus, specie sul fronte della
cessione del credito". Per l'esponente dell'Ordine c'è sì la
necessità di una proroga e di una semplificazione del
provvedimento, tuttavia "sarebbe auspicabile che gli interventi
a sostegno della rigenerazione edilizia diventino strutturali".
Il segretario del Consiglio nazionale dei commercialisti ha
anche denunciato, infine, "il ritardo del nostro Paese rispetto
al grande tema del recupero statico del patrimonio edilizio", si
chiude la nota dei professionisti. (ANSA).