E' stato presentato "100 Italian Life
Sciences Stories", il rapporto annuale sull'innovazione italiana
promosso da Fondazione Symbola e Enel, grazie alla
collaborazione con Farmindustria.
Tra le cento storie di innovazione selezionate per raccontare il
comparto delle Scienze della Vita nel 2020, c'è la storia di un
progetto dell'Università degli Studi di Bari che riguarda la
diagnosi e la cura del tumore all'ovaio.
La ricerca, svolta dal gruppo di ricerca diretto dal Prof.
Antonio Scilimati del Dipartimento di Farmacia -Scienze del
Farmaco di UniBA in collaborazione con l'Università di Bergen,
consentirà grazie a una sonda fluorescente che evidenzia masse
tumorali troppo piccole per essere rilevate con gli strumenti
ordinari, di agire tempestivamente su un tumore solitamente
diagnosticabile in fase avanzata e che, nel 70% dei casi,
determina il decesso del paziente entro 5 anni
dall'individuazione. Inoltre, la sonda permette un intervento di
rimozione mirata, utile a evitare l'asportazione completa
dell'utero.
Grazie al sostegno del MISE e di ItelPharma - è detto in una
nota di UniBA - questa tecnologia, associata ad un sistema di
analisi molecolare a base genetica sviluppato dallo stesso
gruppo di ricerca, sarà trasformata in kit da distribuire agli
ospedali per una diagnosi precoce e una chirurgia più
efficiente, riducendo recidive e incrementando la sopravvivenza
delle pazienti.
Il gruppo di ricerca dell'Università di Bari è costituito dal
prof,Antonio Scilimati, prof.Maria Grazia Perrone, prof.Savina
Ferorelli, prof. Antonio Carrieri, dr.ssa Antonella Centonze,
dr.ssa Morena Miciaccia, dr.ssa Roberta Solidoro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA