Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arsenale ex gip: sospetto Dda che custodisse armi per clan

arresto de benedictis

Arsenale ex gip: sospetto Dda che custodisse armi per clan

De Benedictis in intercettazione, 'risalgono a chi non devono'

BARI, 14 maggio 2021, 12:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'ex gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis potrebbe aver custodito armi anche per conto della criminalità organizzata. E' quanto emerge dagli atti della Dda di Lecce che ieri hanno portato ad una nuova misura cautelare in carcere per traffico di armi, anche da guerra, nei confronti dell'ex giudice, già detenuto per corruzione in atti giudiziari. "E' di fondamentale importanza - si legge nell'ordinanza - l'accertamento in merito sia alla provenienza delle armi sia alla possibile detenzione delle armi anche per conto di soggetti terzi, appartenenti a persone orbitanti nell'ambito della criminalità organizzata locale".
    Dopo la perquisizione del 9 aprile scorso, nella quale De Benedictis fu colto in flagranza dopo aver intascato una tangente dall'avvocato penalista barese Giancarlo Chiariello (anch'egli in carcere dal 24 aprile per il concorso nella corruzione in atti giudiziari), l'ex giudice cominciò a preoccuparsi di essere "smascherato" anche sulla detenzione illecita dell'arsenale, poi sequestrato ad Andria il 29 aprile.
    Parlando al telefono con il caporal maggiore capo scelto dell'Esercito italiano Antonio Serafino (anch'egli in carcere da ieri nell'ambito dello stesso procedimento), De Benedictis il 22 aprile dice di "temere che un eventuale rinvenimento dell'ingente materiale - ricostruisce la gip Giulia Proto - avrebbe smascherato la provenienza delle armi perché, come dice testualmente l'ex giudice, 'risalgono a chi non devono'".
    "Quanto captato in questa conversazione - scrive la gip nella parte dell'ordinanza sulle esigenze cautelari - depone in tal senso", con riferimento alla possibile detenzione dell'arsenale per conto di soggetti legati alla criminalità.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza