Un "canto" sulla Sicilia a partire
da Federico II. È un lungo viaggio nella storia e nella cultura
siciliane quello che il regista Pasquale Scimeca propone nel suo
ultimo film "L'isola incantata". In preparazione da tempo, sarà
presentato in anteprima al Vittoria Peace Film Fest che si
svolgerà dal 29 al 31 marzo.
Scimeca ha composto un poema epico su una Sicilia metafora del
mondo, crocevia di civiltà, luogo di convivenza pacifica tra
uomini di diverse religioni. La stagione di Federico II è la
sintesi di questa storia. Poi è arrivata la cacciata degli ebrei
ed è cominciato un periodo di pestilenze, carestie, guerre e
persecuzioni.
La storia, scandita dalla musica, prosegue con l'epoca dei lumi,
lo sbarco di Garibaldi a Marsala, le prime lotte contadine per
la terra, le guerre del Novecento, le migrazioni. Tra
disperazione e speranza, Scimeca riporta il suo racconto al
punto di partenza. "Le nostre città proprio come allora - dice -
sono tornate a essere abitate da uomini e da donne delle più
diverse culture e religioni. E anche oggi, come allora, ci sono
i nuovi Torquemada, che, sempre in nome di quella improbabile
'limpieza de sangre' che noi moderni chiamiamo razzismo,
vorrebbero cacciarli via per farci tornare ai tempi bui
dell'intolleranza che lacera le coscienze e genera tragedie".
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