"Non abbiamo nulla contro la
cultura, anzi riteniamo sia un possibile volano per l'intera
provincia di Agrigento; ma se nessuno pensa al territorio e ad
amministralo, cosa ci facciamo con la cultura?". Lo dice in una
nota il vicepresidente del Codacons di Agrigento, Giuseppe Di
Rosa, dopo le pioggie che hanno fatto registrare smottamenti
nella città dei Templi
"In città - aggiunge - non c'è una strada senza una
transenna, a fontanelle la via Ricci Gramitto da ormai un
decennio è sprofondata una strada comunale e la frana rischia di
trascinare con sé alcune palazzine; il centro storico cade a
pezzi, ogni parte della città è oramai un pericolo costante per
chi transita sulle strade, ma anche sui marciapiedi è
impossibile passare".
"Chi pensa al territorio - aggiunge Di Rosa - se chi
amministra si occupa d'altro? Perché non si puliscono le
caditoie che sono otturate o addirittura tappate con cemento? I
valloni sono ostruiti e questa amministrazione dimostra di non
essere capace di amministrare neppure un condominio".
"La Protezione civile comunale - conclude il vicepresidente
provinciale del Codacons - intervenga prima che succeda qualcosa
di irreparabile. Al Comune di Agrigento non si amministra, si
pensa ad altro, e non si dica che mancano soldi: paghiamo
duemila euro al mese al 'portavoce del sindaco' che invece si
occupa di pubblicizzare l'operato del primo cittadino, e
assumiamo un tecnico da centomila euro l'anno. Dunque i soldi
non mancano. Agrigento merita di essere amministrata, non
utilizzata".
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