Dare una seconda vita
alle reti da pesca già utilizzate dai pescatori di Mazara del
Vallo, facendole diventare comodi zaini per il mare e non solo.
Si chiama "Risacca" il progetto vincitore della selezione del
"Green Impact Med", nato dalla collaborazione tra i pescatori
locali di Mazara del Vallo, Carlo Roccafiorita, imprenditore e
innovatore sociale, Federica Ditta e Cristiano Pesca, esperti di
design del prodotto, design sistemico e fabbricazione digitale.
Il progetto ha mosso i primi passi nel novembre 2020.
"Abbiamo percepito da subito una sensibilità e un'urgenza dei
pescatori verso le tematiche di salvaguardia del mare, ciò che
emerge con chi viveva a stretto contatto con il mare erano le
complessità burocratiche che regolano il mercato ittico per
quanto riguarda la gestione dei rifiuti e la preoccupazione
verso i cambiamenti che hanno visto compiersi negli ultimi
decenni: mari sempre più inquinati, diminuzione della
biodiversità e delle quantità di pesci, quantitativi di plastica
sempre maggiore pescata in mare", spiega Carlo Roccafiorita. Nel
dicembre 2020 la partecipazione e la vittoria al concorso
europeo 'Green Impact Med', lanciato da Fondazione Messina. A
ottobre partirà l'equity crowdfunding.
La prima linea di prodotti Risacca riguarda borse resistenti,
leggere e versatili, pieghevoli, adatte per escursioni costiere,
escursioni naturalistiche e trekking urbano create con l'antica
tecnica di riparazione delle reti chiamata 'sarcitura'.
Quello dello smaltimento delle reti in disuso è un serio
problema. Si stima che ogni anno vengono abbandonate tra le
500.000 e 1 milione di tonnellate di reti fantasma nei mari di
tutto il mondo. Pare che le reti fantasma costituiscano fino al
10% di tutti i rifiuti marini e sono necessari in media circa
600-800 anni perché le reti si deteriorino completamente in
microplastiche diventando un ulteriore problema per gli
ecosistemi marini. Nel 2018 è stato stimato che fino a 650.000
animali marini vengono uccisi ogni anno dalle reti fantasma.
L'industria ittica a Mazara del Vallo in un solo anno, produce
circa 10.000 kg di materiale marinaresco.
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