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Terremoto: da oggi più contributi per riparazione edifici

Ordinanza Legnini in vigore. +6% per abitazioni, +11% produttivi

(ANSA) - ANCONA, 10 SET - E' in vigore da oggi l'ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, che aumenta il contributo concesso ai cittadini per riparare edifici danneggiati dal terremoto alla luce del forte rincaro di alcuni materiali edilizi e introduce diverse altre norme a sostegno delle imprese che operano nel cratere. "La ricostruzione nel Centro Italia, nonostante la pandemia, - spiega Legnini - ha avuto nell'ultimo anno una forte accelerazione, ma negli ultimi mesi sta scontando delle difficoltà, legate soprattutto all'aumento dei prezzi dei materiali. Non possiamo permetterci una nuova battuta d'arresto". "Con l'ordinanza, in attesa di una revisione più puntuale del prezzario - aggiunge - abbiamo intanto deciso un incremento dei contributi del 6% per la riparazione delle abitazioni e dell'11% per il ripristino degli immobili produttivi, sulla base dell'indice Istat dei prezzi". "L'aumento del contributo si applicherà anche ai cantieri già avviati, molti dei quali oggi si trovano in difficoltà. L'ordinanza - dice ancora il commissario - prevede diverse altre misure per favorire e sostenere le imprese del cratere che hanno subito danni con il terremoto e quelle che sono attive nella ricostruzione, anche con l'accelerazione dei pagamenti sulle lavorazioni eseguite, e ulteriori semplificazioni per i cittadini e i loro tecnici". Per tener conto delle difficoltà del mercato si prevede ad esempio la possibilità, per i proprietari e i loro tecnici, di indicare l'impresa incaricata dei lavori fino a due mesi dopo la concessione del contributo.

Tra le misure a favore delle imprese, la semplificazione dei pagamenti spettanti alle imprese costruttrici sulla base degli stati di avanzamento dei lavori, ma anche la possibilità di elevare al 50% la quota di lavori in subappalto ed una revisione dei requisiti richiesti alle imprese per partecipare agli appalti, misure che puntano ad ampliare l'offerta degli operatori economici che operano sul mercato.
Sempre per le imprese si prevedono nuove regole, più semplici, per il rimborso dei beni strumentali danneggiati dal sisma e per le delocalizzazioni che si rendono necessarie per effettuare i lavori di ripristino o ricostruzione degli immobili che le ospitano, mentre viene sospeso l'obbligo di demolizione delle strutture temporanee nel momento in cui viene riacquisita, dopo i lavori, l'agibilità degli immobili originari. I ritocchi del 6% e dell'11% per gli immobili residenziali e produttivi si applicano sia al costo parametrico convenzionale - calcolato a metro quadrato in base allo stato di danno - che all'importo complessivo risultante dal computo metrico elaborato dal progettista sulla base del prezzario sisma 2016. Gli aumenti del contributo scattano da oggi per tutte le nuove domande, per
quelle già presentate, ma non ancora giunte alla conclusione del procedimento, e vengono riconosciuti anche per i cantieri già aperti, per le lavorazioni effettuate a partire dal primo gennaio di quest'anno. Per le nuove domande i progettisti potranno inoltre scegliere di avvalersi, in alternativa al prezzario Sisma maggiorato, del prezzario regionale di riferimento e per le voci non contemplate.

QUESTE LE MISURE DELL'ORDINANZA NEL DETTAGLIO
Aumento del contributo – In attesa di una revisione più generale, si stabilisce un incremento dei costi parametrici convenzionali che determinano l’entità del contributo pari al 6% per l’edilizia residenziale e all’11% per gli immobili produttivi, sulla base dell’aumento del costo dei fabbricati calcolato dall’Istat nel periodo 2017-2021. Nello stesso tempo, e sempre nelle more di una revisione più puntuale, vengono aumentate del 6% le voci del prezzario Sisma 2016. Gli aumenti del contributo scattano da oggi per tutte le nuove domande, per quelle già presentate, ma non ancora giunte alla conclusione del procedimento di concessione del contributo, e vengono riconosciuti anche per i cantieri già aperti, per le lavorazioni effettuate a partire dal primo gennaio di quest’anno, nella misura che sarà stabilita da un decreto del Ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili. Per le nuove domande i progettisti potranno inoltre scegliere di avvalersi, in alternativa al prezzario Sisma maggiorato, del prezzario regionale di riferimento e, per le voci non contemplate, dei prezziari regionali delle altre regioni del cratere.
Pagamenti più semplici e veloci – L’Ordinanza semplifica e accelera le procedure per il pagamento delle imprese che operano nei cantieri privati sulla base dei Sal, gli Stati di avanzamento del lavoro nei cantieri. Fermi restando i controlli degli Uffici Speciali sulle pratiche e nei cantieri, lo Stato di avanzamento inziale e quelli intermedi verranno asseverati dal direttore dei lavori del cantiere e comunicati all’Usr che autorizzerà il pagamento dei fondi. Anche l’erogazione, da parte delle banche convenzionate, avverrà in tempi più contenuti rispetto al passato.
Comunicazione dell’impresa – Tenuto conto delle attuali condizioni del mercato, si dà la possibilità ai proprietari e ai loro tecnici di indicare l’impresa incaricata dei lavori fino a 60 giorni dopo la data di approvazione del decreto di contributo. In questo caso i termini di avvio dei lavori nei cantieri, tre mesi, decorrono dalla data di indicazione dell’impresa. In caso di mancata comunicazione entro i termini l’Usr procede alla revoca del decreto, fatta salva la possibilità per i cittadini di riproporre la domanda entro e non oltre i successivi 120 giorni.
Termine di esecuzione lavori – Per gli interventi di importo superiore a 5 milioni di euro i termini per l’ultimazione dei lavori sono aumentati da 24 a 30 mesi, ferme restando le eventuali proroghe già previste dalla normativa e le cause di decadenza dal contributo.
Quota dei lavori in subappalto – La percentuale dei lavori nei cantieri della ricostruzione privata che può essere affidata in subappalto dall’impresa esecutrice viene equiparata a quella in vigore per gli appalti pubblici, e sale dal 40 al 50%.
Requisiti delle imprese – Anche per i requisiti di qualificazione che le imprese devono possedere per eseguire determinati lavori, vengono applicate alla ricostruzione privata le norme previste dal Codice degli appalti pubblici. Nel caso dei raggruppamenti temporanei e dei consorzi tra imprese, si applicano i requisiti in relazione alla quota dei lavori di ciascuna impresa.
Immobili merce – Gli immobili realizzati, in via di costruzione o di ristrutturazione detenuti dalle società immobiliari o imprese di costruzione e destinati alla vendita, che sono stati danneggiati dai terremoti del 2016-2017 vengono equiparati alle scorte di magazzino, con un rimborso del danno subito nella misura del 70% del valore.
Rimborso beni strumentali – Il rimborso dei beni strumentali delle imprese danneggiati dal sisma può essere stabilito in modo forfettario sulla base di una perizia giurata, ed utilizzato per l’acquisto di nuovi beni anche se non corrispondenti a quelli danneggiati, purchè sia finalizzato a fornire piena funzionalità all’attività dell’impresa destinataria del rimborso.
Delocalizzazione imprese – Nei casi in cui le imprese devono sospendere la loro attività a causa dell’esecuzione dei lavori di riparazione di edifici oggetto di contributo, viene autorizzata la delocalizzazione temporanea, con i costi a carico della contabilità speciale, in altri locali ubicati nello stesso Comune o, se assenti, in altri Comuni
Stop a demolizione strutture temporanee – Nelle more di una revisione complessiva della disciplina che riguarda la delocalizzazione delle strutture destinate alle attività produttive, viene sospeso l’obbligo vigente di demolizione delle strutture temporanee nel momento del ripristino dell’agibilità dell’edificio originario danneggiato. La sospensione vale fino a fine anno o, in caso di proroga dello stato di emergenza, fino al 30 giugno 2022

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