Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bif&st 2023, partenza nel segno dei diritti umani

Bif&st 2023, partenza nel segno dei diritti umani

Proiettato il documentario realizzato con Amnesty International

BARI, 24 marzo 2023, 19:21

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

In attesa del via ufficiale in programma il 25 marzo, il 14/o "Bif&st", il Bari international film&Tv, ha aperto il 24 il suo calendario con la pre-inaugurazione nel teatro Kursaal Santalucia affidata alla proiezione di "Rumore - Human Vibes", il documentario di Simona Cocozza, prodotto da Samantha Cito in collaborazione con Amnesty International. Il medio-metraggio racconta la violazione dei diritti umani attraverso la musica.
    "Abbiamo attinto dagli archivi di Amnesty International con tante immagini che spesso non vengono usate dai media perché sono molto dure, forti - ha spigato Cocozza a margine dell'evento -. I brani selezionati in passato hanno vinto il premio di Amnesty, grazie ad artisti che durante gli ultimi vent'anni hanno raccontato la violazione di un diritto che può variare dagli abusi che vengono subiti in famiglia a quelli patiti dai migranti". "Queste canzoni - ha aggiunto - in pochi minuti riescono a raccontare qualcosa, come poesie". Il momento più difficile durante la lavorazione "è stato cercare le immagini più appropriate nell'archivio di Amnesty - ha proseguito Cito -, molte sono inedite perché molto forti".
    Fra i brani presenti nel documentario c'è "Salvagente", scritto da Roy Paci e Willie Peyote. E' proprio il musicista siciliano, presente in sala, a raccontare che la sua musica si inserisce nel documentario "in punta di piedi". "Non sono solo - ha detto - sono felice che ci siano tanti amici e colleghi all'interno di questo medio-metraggio".
    Presente anche il direttore del festival, Felice Laudadio: "Il vero problema del momento sono i diritti umani. Pensiamo a quello che sta succedendo ai migranti, al dibattito che c'è. E' indispensabile utilizzare l'occasione del festival per sottolineare la necessità di reazioni, non solo in Italia".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza