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Surrogacy Underground, docu racconta la maternità surrogata

Surrogacy Underground, docu racconta la maternità surrogata

Lavoro di Anitori e Di Gregorio su Italia, Grecia e Gb

ROMA, 24 marzo 2023, 17:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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S'intitola "Surrogacy Underground" il documentario di Rossella Anitori e Darel Di Gregorio, giornalisti e registi, presentato il 14 marzo a Milano nell'ambito di "Sguardi Altrove, international women's film festival" e ora online on demand su wildmovieproduction.com. "E' un lavoro etnografico durato tre anni e certo non ci aspettavamo che all'uscita del film ci sarebbe stato questo dibattito infuocato sulla maternità surrogata", racconta Antinori. "Abbiamo deciso di affrontare questo tema perché ci affascinava l'idea che questa tecnica allargava il concetto di famiglia ad altri componenti - aggiunge Di Gregorio - Siamo partiti da letture molto critiche sull'argomento, andando a scavare ci siamo resi conto che le fonti erano sempre le stesse e che riguardavano casi molto datati e soprattutto paesi molto lontani geograficamente e anche culturalmente dall'Europa". Anitori e Di Gregorio hanno quindi esaminato la situazione di tre casi: Italia, Grecia e Gran Bretagna. "In Italia invece - spiega Antinori - abbiamo trovato tante coppie che devono andare all'estero perché, come succede in molti Paesi europei, hanno problemi di infertilità o di malattie cancerogene. "Noi siamo partiti con l'idea della gpa - gestazione per altri, ndr - come sfruttamento ma nel nostro viaggio non abbiamo trovato donne sfruttate o che abbiano cambiato idea. Casomai donne che - continua - avevano una modalità forte di approccio alla gestazione, che non è la maternità". "Quello che manca nel dibattito in corso è la parola delle persone direttamente interessate, dalle gestanti alle coppie, ai figli. Inoltre non si racconta il coinvolgimento emotivo di tutte le persone coinvolte in questa diversa modalità di fare famiglia - dice Di Gregorio -. Le coppie arrivano alla gpa dopo anni di tentativi con altre tecniche o tentativi di adozione e - nel caso italiano - si devono affidare completamente a cliniche straniere che avranno il controllo dei loro gameti, mentre la gestante si deve fidare della coppia".
   

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