SILVIA SALIS, LA BAMBINA PIÚ FORTE
DEL MONDO (SALANI, PP 176, EURO 13,90). La parità di genere
nello sport e l'abbattimento degli stereotipi in una storia vera
di coraggio e determinazione. Ce la racconta la campionessa
olimpica Silvia Salis, ora vicepresidente del Coni, prima donna
a ricoprire questo ruolo, nel suo primo libro. E' il romanzo per
ragazzi 'La bambina più forte del mondo' che arriva in libreria
il 20 gennaio per Salani. "Non esistono cose 'da maschi' e cose
'da femmine' nella vita come nello sport" è il messaggio della
Salis che come atleta olimpionica è specializzata nel lancio del
martello e devolverà i provenienti del libro all'Ospedale
Pediatrico Giannina Gaslini di Genova.
A tre anni Stella è già inarrestabile: esile e mingherlina
all'apparenza, nasconde dentro di sé un concentrato di energia e
vitalità, una tempesta pronta a spazzare via tutto e tutti. Il
suo regno è il campo sportivo di Villa Gentile, un luogo magico
fatto di pozze di lava rossa incandescente, mari di gommapiuma,
isole infestate da pirati e sentieri e nascondigli da esplorare.
Ma niente in quel posto attira l'attenzione di Stella come la
gigantesca gabbia al centro del prato, nella quale ogni giorno
vede atleti piroettare come in una danza e poi scagliare lontano
pesanti sfere d'acciaio. Anche quando, crescendo, inizia ad
allenarsi, Stella non riesce a ignorare il richiamo della gabbia
e diventare una martellista provetta è il suo obiettivo. Peccato
che l'allenatore non sia d'accordo: il lancio del martello è uno
sport da maschi, le dice. Stella, però, non si dà per vinta, si
allena giorno e notte di nascosto con un martello che si è
costruita da sola e non c'è infortunio o delusione che tengano:
sostenuta e incoraggiata dal migliore amico Lino, Stella si
incammina con caparbietà a realizzare il suo sogno più grande.
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