Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Renzo Arbore, Battiato non maestro ma inventore

Renzo Arbore, Battiato non maestro ma inventore

"Sarà studiato e catalogato tra grandi esponenti della cultura"

ROMA, 18 maggio 2021, 14:04

di Claudia Fascia

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non avrei mai pensato in quel lontano 1969, quando nella mia prima trasmissione tv a Speciale per voi sul secondo canale della Rai arrivò quel ragazzo dalla Sicilia con una canzoncina leggera (Bella ragazza, ndr) in gara a un Disco per l'estate, che sarebbe poi diventato un grande esploratore musicale, poetico e filosofico. Non è stato solo un maestro, come molti lo definiscono, ma un inventore". Così Renzo Arbore, raggiunto al telefono dall'ANSA, ricorda i primi anni di carriera di Franco Battiato, morto nella notte nella sua casa di Milo, dopo una lunga malattia.

"Non è mai stato catalogabile, né paragonabile ad altre personalità, italiane o americane - continua Arbore -. Ha 'razzolato', se così si può dire, nella cultura e nella filosofia di tutto il mondo, sempre a caccia di originalità e senza sudditanza verso interessi economici e commerciali. Trovò il successo popolare, con canzoni entrate nella storia, ma suo malgrado perché una delle sue caratteristiche peculiari era invece rifuggirlo". Una frequentazione con la filosofia che ha plasmato testi inimitabili, e che lo rendeva un unicum nel panorama della musica italiana, ammirato ad esempio da artisti come Lucio Dalla. "Data l'originalità e la complessità della sua scrittura - continua Arbore, dalla sua casa di Roma -, il giusto riconoscimento alla sua opera arriverà ora che sarà studiato, magari anche a scuola. Si scoprirà il percorso originalissimo che ha fatto: e sarà catalogato tra i grandi esponenti della cultura italiana. Lui che non aveva né maestri né modelli lo è diventato. Ha attinto e ha preso ispirazione ovunque, in un melting pot di culture da tutto il mondo".

Lo showman ricorda poi un "nostro piccolo incontro" nel 1986 a Mosca. "Aspettava un aereo che lo portasse a Samarcanda. Aereo che non non arrivò mai perché non c'erano le autorizzazione: lui e la sua incredibile curiosità dovettero tornare in Italia".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza