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Libri: L'Ora, il giornale che chiamò la mafia col suo nome

Libri

Libri: L'Ora, il giornale che chiamò la mafia col suo nome

'Edizione straordinaria' al Salone di Torino con Sorgi e De Luna

PALERMO, 09 ottobre 2021, 11:26

Redazione ANSA

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E' un libro molto particolare quello che sbarcherà giovedì 14 al Salone di Torino. S'intitola "L'Ora edizione straordinaria" e straordinario lo è davvero.
    Edito dalla Regione Siciliana, è scritto da 52 giornalisti di quello che fu il piccolo grande quotidiano palermitano del pomeriggio, chiuso nel maggio 1992 ma ancora vivo nella cultura italiana per essere stato il primo giornale a chiamare la mafia con il suo nome, a combatterla vedendosi distrutta la tipografia dalle bombe del boss Luciano Liggio e pagando con tre vite umane (Mauro De Mauro, Cosimo Cristina e Giovanni Spampinato) il suo impegno contro Cosa Nostra e contro clientelismi, corruzione e tentativi di restaurazione politica.
    Nato per celebrare il centenario del suo leggendario direttore, Vittorio Nisticò, L'Ora edizione straordinaria è firmato da 52 giornalisti cresciuti alla scuola di questo grande maestro che assunse la direzione nel 1954, mantenendola per vent'anni e poi guidando per un'altra quindicina la cooperativa che subentrò nella proprietà.
    Il libro sarà presentato alle 15 del 14 ottobre nella sala Viola del Lingotto da Marcello Sorgi, che deve all'Ora la sua formazione, e dallo storico Giovanni De Luna.
    Scrive Sorgi nella nota introduttiva: "Sono stato per vent'anni l'allenatore di una squadra di provincia fatta di tre generazioni di cronisti che volevano giocare in serie A, soleva dire Vittorio Nisticò, il giornalista che ci insegnò il mestiere con il gusto artigianale del lavoro ben fatto e la passione civile di raddrizzare le cose storte. Un uomo straordinario, Un maestro, detto senza retorica". E straordinario è l'apporto di firme di questo singolare lavoro ricco di storie, di esperienze, di momenti di vita redazionale e di fatti eccezionali che la cronaca siciliana non ha mai risparmiato.
    Da Francesco La Licata a Francesco Merlo corrono quattro generazioni di giornalisti insieme con Leonardo Sciascia, emblema della forte sostanza culturale che animò L'Ora, e che compare nel libro con editoriale di ferma denuncia apparso all'indomani del terremoto del Belice.
    Il libro, cui è stato conferito il premio Giustolisi per il giornalismo d'inchiesta, appare ora nella seconda e più ricca edizione, esce dalla Sicilia per cominciare da Torino un giro d'Italia. Lo accompagna un ricchissimo corredo fotografico, oltre 250 immagini dell'Archivio del giornale custodito dalla Biblioteca Centrale della Regione siciliana. Anche in questo caso foto d'autore: da Letizia Battaglia a Nicola Scafidi.
   
   

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