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Ragonese: "Porto in tv le sfide di Letizia Battaglia"

Tv

Ragonese: "Porto in tv le sfide di Letizia Battaglia"

Su Rai1 la serie di Roberto Andò che racconta la grande fotografa

ROMA, 20 maggio 2022, 13:16

di Nicoletta Tamberlich

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 "Nel primo incontro con Letizia Battaglia avevo paura: sapevo che era una persona molto schietta. Mi ha detto che ero troppo magra, mi ha fatto un caffè e poi mi ha guardato. Ogni tanto, poi, mentre parlavo mi faceva una foto. Aveva un modo di conoscere le persone molto particolare: faceva una vera e propria non fotografia anche dell'anima dell'individuo per conoscerla al di là delle costruzioni sociali e delle maschere. Una sorta di atteggiamento sfidante che metteva anche nel lavoro da fotografa. Amava molto il teatro, era una donna piena di interessi". A parlare è Isabella Ragonese, attrice palermitana che presta volto e movenze alla grande fotografa scomparsa ad aprile, a 87 anni, nella serie tv "Solo per passione - Letizia Battaglia fotografa", che verrà trasmesso in due parti su Rai Uno, il 22 e 23 maggio. Prodotta da Angelo Barbagallo per Rai Fiction in occasione del 30esimo anniversario della strage di Capaci, la mini serie ha la regia di Roberto Andò amico della stessa Battaglia (la fotografa ha collaborato insieme a Monica Zampelli alla sceneggiatura) ideatore del progetto che nel corso della presentazione cede alla commozione: "Oggi avevo un appuntamento con Letizia. Devo dire che, in qualche modo, abbiamo rispettato l'impegno. Letizia era uno di quei personaggi a cui affidare un mandato. Questo non solo per la sua attività da fotografa, ma anche per la sua irrequietezza mai risolta. L'idea di aiutare gli altri e cambiare il mondo la dominava. Era una donna brusca, ma di grandissima generosità. L'idea è nata a una cena e si è appassionata subito all'idea. Il film parla di una stagione che ci vede tutti protagonisti". "Letizia ha avuto una vita da romanzo, forse perché era in anticipo con i tempi. Alla fine abbiamo una vista della sua vita molto dolorosa, ma mai rassegnata. Credo che siamo riusciti a trovare il modo per raccontare tutto. Siamo riusciti a farlo insieme a Letizia, ci sentivamo ogni giorno fino a qualche giorno prima della sua scomparsa". La rivedremo sullo schermo, giovane, che arriva a Palermo nella sua terra che ha amato e odiato, da dove ha provato a fuggire lasciando poi Milano o Parigi per tornare sempre a casa. A cominciare dal matrimonio, a 15 anni, la fuga dalla famiglia e dal padre. Con il primo parto a 16 anni. Poi, la seconda fuga. Dal marito, stavolta. Sola con tre figlie. Rinchiusa per adulterio affidata allo psichiatra. Ad aiutarla l'amica più cara. L'architetta che le dona la prima macchina fotografica, che la ospita a casa a Roma. Dove un fotografo s'infatua di lei. Già nel 1967 il primo contatto con L'Ora. Più in là il rapporto di lavoro con lo storico direttore Vittorio Nisticò. E' la storia amara di una città che Letizia racconta, ma rifiutandosi infine di fotografare le apocalissi di Capaci e via D'Amelio. Per tornare alle bambine colte nella loro fragilità fra i vicoli. Nella Palermo del giornale L'Ora, una Palermo che non c'è più. La stessa che le ha dato la fortuna e il dolore d'essere presente fra lontane primavere e feroci mattanze. Costretta a guardare con i suoi occhi e i suoi obiettivi le facce degli assassini o la devastazione di una Sicilia che non riesce a mettersi con le carte in regola. Tutti colti nelle istantanee che fecero conquistare già nel 1988 a New York il prestigioso premio Eugène Smith. Nella miniserie, inquadrati dal suo obiettivo, sfilano mafiosi, povera gente, bambine, grandi personaggi della nostra storia civile e culturale, come lo stesso Falcone, Leonardo Sciascia, Pier Paolo Pasolini. La sua vicenda personale racconta di una donna che si ribella al destino di figlia subordinata e di moglie oppressa e si trasforma in una combattente che, in cinquant'anni di attività, con tenacia e coraggio, sarà riconosciuta come una delle più grandi fotografe del mondo. Nel travolgente romanzo che è la vita di Letizia, si mescolano i segni di una personalità fuori dal comune  

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