Terna archivia i primi sei mesi
dell'anno con un utile netto di gruppo a 384,6 milioni di euro,
in crescita dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2020 e
ricavi a 1,258 miliardi di euro (+6,4%). L'Ebitda sale a 910,5
milioni di euro (+3,9%). "In ulteriore forte crescita" anche gli
investimenti nel primo semestre: +40,6% a 601,9 milioni di euro.
Lo rende noto la società dopo che il cda ha approvato la
semestrale, sottolineando che nel solo secondo trimestre gli
investimenti "hanno superato i 360 milioni di euro, il livello
più alto della storia di Terna per questo periodo dell'anno". E
"con riferimento ai 9,2 miliardi di euro di investimenti
complessivi previsti nel periodo 2021-2025, per l'anno in corso
ne sono programmati circa 1,4 miliardi".
"Terna è il regista della transizione energetica ed è quindi nel
nostro Dna impegnarci quotidianamente a servizio dell'Italia e
della collettività: in quest'ottica, anche nel secondo trimestre
del 2021 è proseguita la forte accelerazione dei nostri
investimenti che, oltre a essere nativamente sostenibili, sono
fondamentali per abilitare la decarbonizzazione e per consentire
al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle
emissioni e di sviluppo delle fonti rinnovabili", ha detto
Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale
di Terna.
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