Piazza Affari termina in calo
(-0,83%) la prima seduta della settimana recuperando peraltro
come le altre Borse europee parte delle perdite grazie al
miglioramento di Wall Street dove non ha effetti significativi
il dato sulla produzione industriale Usa sotto le attese.
Restano i timori di spinte inflattive dal petrolio, ancora in
crescita anche perché l'Opec+ non ha rispettato i suoi obiettivi
di produzione, e dal gas naturale con la Russia che non
aumenterà le forniture all'Europa.
Milano ha risentito tuttavia soprattutto dello stacco dei
dividendi da parte di big come Mediolanum (-7,36%), Unipol
(-4,71%), Intesa (-3,24%) e Generali (-2,05%), tutte in testa ai
ribassi sul paniere principale. Il possibile prolungamento di
sei mesi dei benefici fiscali per le fusioni bancarie ha spinto
invece Banco Bpm (+2,18%) e Bper (+1,58%), candidati al risiko,
ma non Unicredit (-0,97%) ed Mps (-1,01%), i cui bond
subordinati hanno registrato perdite superiori all'11%, per le
ipotesi di un maxi-aumento di capitale a Siena e un rinvio
dell'aggregazione. Bene nel risparmio gestito Banca Generali
(+1,41%) e Azimut (+1,06%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA