L'ondata di pessimismo che ha
colpito ieri le borse europee bruciando 386 miliardi di euro si
è riversata oggi sulle principali borse di Asia e Pacifico. Il
timore di una stretta della Fed sui tassi e sugli acquisti di
titoli che potrebbe essere annunciata domani e le tensioni tra
Usa e Russia sull'Ucraina hanno pesato su Tokyo (-1,66%), in
calo del 10% rispetto ai massimi raggiunti lo scorso settembre,
Shanghai (-2,58%), Taiwan (-1,6%), Seul (-2,56%) e Sidney
(-2,49%). Ancora aperte Hong Kong (-2%), Mumbai (-0,37%) e
Singapore (-1,26%).
Positivi i futures sull'Europa, negativi invece quelli sugli
indici Usa, che nella vigilia hanno chiuso in rialzo. In arrivo
dalla Germania gli indici Ifo sulla fiducia economica, mentre
dagli Usa sono attesi il Redbook annuale sul commercio, la
fiducia dei consumatori e gli indici Fed di Richmond, insieme
alle scorte settimanali di greggio anticipate dall'American
Petroleum Institute. In rialzo il greggio (Wti +0,5% a 83,81
dollari) insieme all'oro (+0,16% a 1.842,85 dollari l'oncia) e
al ferro (+1,12% a 764,5 dollari la tonnellata), in rosso invece
gli altri metalli e il gas europeo (-1,61% a 91,5 euro al MWh).
Sale il dollaro sull'euro e sulla sterlina, debole invece sullo
yen. Sulla piazza di Tokyo scivolone dei produttori di
semiconduttori Screen Holdings (-3,69%), Advantest (-3,67%) e
Tokyo Electron (-2,69%). Debole Hyundai (-1,29%) a Seul dopo la
trimestrale, scivolone di Evergrande (-7,53%) sulla piazza di
Hong Kong.
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