Ultima seduta di settimana
leggermente positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib
ha chiuso in aumento dello 0,29% a 21.354 punti, l'Ftse in
rialzo dello 0,26% a quota 23.369. I dati sull'inflazione sopra
le attese in Europa non hanno infatti mosso i mercati azionari:
la Borsa di Madrid ha chiuso in aumento dello 0,5%, con
Francoforte positiva dello 0,2% e Parigi dello 0,1%. Londra ha
concluso sulla parità, con Amsterdam in calo di mezzo punto
percentuale.
"E' stato un semestre di depressione importante, le Borse quindi
non reagiscono e soprattutto guardano al futuro, in particolare
alla scelte della Bce che potrebbe già considerare un taglio dei
tassi dopo la recessione in arrivo. Ma soprattutto è atteso il
dato dell'inflazione statunitense del 10 luglio, che è il vero
spartiacque per l'estate", commenta Vincenzo Longo, premium
manager in IG.
Il gas ha concluso gli scambi sul mercato di Amsterdam a 147
euro al Megawattora, in aumento del 2% rispetto all'avvio della
seduta, con la Borsa di Mosca piatta nell'indice Moex in rubli e
in calo del 5% nell'Rtsi espresso in dollari, con Gazprom che ha
proseguito la discesa con un ribasso finale del 7%. In calo di
sei punti percentuali il rublo sia nei confronti del dollaro sia
dell'euro, mentre la moneta europea da parte sua si è mostrata
debole su quella statunitense a quota 1,04.
Fortissimo calo dei rendimenti sui titoli di Stato europei, che
si sono mossi in scia ai 'treasury' statunitensi: il Btp
italiano a 10 anni ha chiuso la giornata con un taglio al
rendimento di 18 punti base, dopo aver sfiorato in corso di
giornata la discesa sotto la soglia psicologica dei tre punti
percentuali. Chiaro calo dello spread tra Btp e Bund tedeschi
dai 195 punti di apertura ai 184 finali.
In questo quadro, in Piazza Affari rimbalza dell'8% il titolo
Saipem, mentre i diritti sull'aumento di capitale crollano del
19% a un euro. Ancora deboli le banche (Bper -3%, Banco Bpm
-2,3%), con Mps scivolata del 4,2% a 0,51 euro, nuovo minimo
storico. Tra i titoli principali, acquisti per contro su
Amplifon (+3,9%), Recordati (+3,6%) e Tim, cresciuto del 2,9%
finale con Inwit in rialzo del 2,4%. Bene anche Generali, che ha
chiuso in aumento del 2,2% a 15,5 euro.
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