E' quindi 'emergenza' sul fronte
dell'innovazione finanziaria e non basta più dire ai
risparmiatori di stare attenti. "Gli effetti sulla tutela del
risparmio e sulla stessa distribuzione del reddito appaiono
rilevanti e richiedono di essere oggetto di un'esatta
comprensione per dare seguito urgente a una regolamentazione che
colmi le lacune da questa palesate" sottolinea Savona.
"L'informatica finanziaria è una lampada prodigiosa dalla
quale è uscito il Genio.
Le autorità non riusciranno a riportarlo dentro, perché esso
agisce nella sfera immateriale controllabile solo cambiando
protocollo di scambio delle informazioni, ossia frammentando
l'unità del mercato mondiale e così riducendo il saggio di
competitività internazionale. La piramide di bit, l'unità di
misura dell'informatica, è cresciuta enormemente ed è penetrata
nel mercato degli strumenti tradizionali perdendo il contatto
territoriale implicito nella loro trattazione su basi legali".
"Nelle attuali condizioni - prosegue Savona - le autorità
possono intervenire divenendo parti attive nell'infosfera, ossia
utilizzando anch'esse i vantaggi delle tecniche digitalizzate;
la loro azione risulterà più efficace se cooperano tra loro ma,
per raggiungere lo scopo, devono comprendere innanzitutto i
limiti e le possibilità nell'uso delle nuove tecnologie che la
Scienza dei dati e quella delle reti va sviluppando a ritmi
incalzanti. Alle condizioni che si sono affermate sul mercato, i
soli ammonimenti sui rischi corsi dai risparmiatori o le stesse
proibizioni risultano inefficaci".
La Consob e le altre Authority vogliono recuperare la
trasparenza del mercato "facendo uso delle stesse innovazioni
finanziarie; perciò l'attitudine favorevole alle nuove tecniche
va accompagnata con norme chiare sulla nascita e sugli scambi
degli strumenti criptati e sui loro intrecci tra
attività/passività monetarie e finanziarie tradizionali, siano
esse già digitalizzate o meno, come guida indispensabile per gli
operatori che gestiscono la liquidità e i risparmi".
I paradigmi finora usati per analizzare il mercato sembra non
funzionare più davanti alle cryptovalute. "La funzione
redistributrice, propria della democrazia, e quella
produttiva-commutativa, propria del mercato, risultano alterate
dalla creazione di potere di acquisto digitalizzato, ancor più
se collocato in una contabilità perfettamente decentrata.
Nonostante la loro importanza negli equilibri sociali, le
implicazioni etiche delle innovazioni finanziarie sul
funzionamento della democrazia hanno finora ricevuto minore
considerazione di altri aspetti del problema, quali il digital
divide, la privacy e il diritto alla libera iniziativa privata".
E se il problema della cybersecurity nella percezione di chi
investe è compensata dai guadagni, fa notare Savona, "rimane pur
sempre il fatto che essi restano nel confine dell'incertezza di
essere dentro o fuori il perimetro della legalità, soprattutto
se includono l'uso delle cryptocurrency. Per cogliere l'ampiezza
delle possibilità messe a punto dai tecnici delle contabilità
decentrate si usa l'acronimo DLT (Distributed Ledger
Technology), dei cui reali contenuti sono coscienti solo gli
esperti (i professional), ma non la clientela ordinaria (il
retail) che, se vi accede, risulta di fatto meno protetta. Senza
presidi adeguati (norme ed enti), ne consegue un peggioramento
della trasparenza del mercato, fondamento della legalità e delle
scelte razionali degli operatori. Tra gli effetti negativi ben
conosciuti vi è la schermatura che queste tecniche consentono ad
attività criminali, come l'evasione fiscale, il riciclaggio di
denaro sporco, il finanziamento del terrorismo e il sequestro di
persone".
"Per l'Italia - aggiunge - il problema sollevato presenta una
notazione particolare rispetto agli altri paesi per l'esistenza
di una norma a livello costituzionale che attribuisce alla
Repubblica il compito di incoraggiare e tutelare il risparmio in
tutte le sue forme e di disciplinare, coordinare e controllare
l'esercizio del credito". "Un compito importante affidato alla
Consob è garantire un'informazione quanto più completa e
affidabile, come viatico indispensabile per un buon
funzionamento del mercato finanziario, condizione necessaria,
ancorché non sufficiente, per incentivare il risparmio e
ancorarlo all'attività reale; questa è una frontiera importante
da raggiungere, ma essa si sposta in avanti in continuazione. Il
compito diviene sempre più difficile per l'enorme mole di
informazioni che si formano quotidianamente e possono essere
gestite solo ricorrendo alle tecniche di raccolta ed
elaborazione messe a disposizione dalla Scienza dei dati e delle
reti, perché ogni giorno si produce una massa pari a 2,5
quintilioni di byte".
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