Arrivano segnali positivi per la
Spagna dagli ultimi dati sul mercato del lavoro: secondo
l'Istituto Nazionale di Statistica, nel secondo trimestre del
2021 sono stati creati 464.900 posti di lavoro in più rispetto
ai primi tre mesi dell'anno, mentre il tasso di disoccupazione è
sceso dal 15,98 al 15,26%. La variazione dei posti di lavoro
creati tra primo e secondo trimestre dell'anno è è la seconda
migliore degli ultimi due decenni, secondo la piattaforma di
data journalism Datadista. Decisivo l'allentamento delle
restrizioni sanitarie per il covid e l'accelerazione della
campagna di vaccinazione.
Come segnalano altri media iberici, il secondo trimestre è
tradizionalmente un periodo positivo per la creazione di posti
di lavoro in Spagna, in quanto segna l'avanzare della stagione
turistica. Quest'anno, tuttavia, molte aziende hanno fatto
ricorso alla cassa integrazione per evitare licenziamenti
collettivi, un aspetto da tenere in conto visto che i lavoratori
in cassa integrazione sono inclusi nella statistica delle
persone con un'occupazione.
La maggior parte dei nuovi contratti di lavoro firmati tra
aprile e giugno (305.000) sono a tempo determinato.
Il premier Pedro Sánchez ha commentato con soddisfazione i dati
diffusi oggi. "La Spagna avanza con fermezza nella ripresa", ha
affermato.
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