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Responsabilità editoriale di Advisor
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Si potrebbe dire che esiste un indice per ogni tipo di investitore sostenibile, come un tessuto per ogni vestito desiderato. Potrebbe sembrare un’affermazione un po’ forte ma i cambiamenti e le accelerazioni ai quali abbiamo assistito in questi anni ce lo confermano.
Per decenni l’indicizzazione ha aiutato gli investitori a creare portafogli più efficienti. E oggi che la liquidità nei depositi è ancora molto consistente, si potrebbe decidere di investire parte di essa in strategie sostenibili, sia per remunerare il capitale, ma anche per dare seguito alle proprie ambizioni valoriali. E nella scelta di quali investimenti effettuare ci si potrebbe orientare verso gli ETF e i fondi indicizzati che possono rispondere adeguatamente agli specifici obiettivi finanziari e sostenibili degli investitori.
Ne è convinta iShares che oltre ad avere una gamma di prodotti sostenibili tra le più ampie del settore, ha strutturato la stessa in modo che i clienti possano compiere una scelta ponderata, visto il profilarsi sul mercato di una serie di prodotti che potrebbero disorientare l’investitore nella sua scelta e quindi cadere nella trappola del greenwashing.
Ma quali sono i motivi che dovrebbero portare un investitore a scegliere una strategia indicizzata sostenibile? L’asset manager ne individua principalmente cinque: il controllo, la coerenza, la resilienza, la standardizzazione e la stewardship. Vediamoli in dettaglio.
CONTROLLO
L’indicizzazione consente un maggior controllo sui risultati degli investimenti sostenibili. Alcuni investitori sono ancora convinti che si parli di investimenti di nicchia. Niente di più scorretto. C’è da considerare che molti indici sostenibili derivano dagli ampi benchmark oggi disponibili sul mercato, ai quali sono stati aggiunti filtri di sostenibilità e filtri ESG. Di conseguenza, gli investitori possono utilizzare gli indici sostenibili per esprimere direttamente la loro idea di sostenibilità senza stravolgere le rispettive strategie di asset allocation
COERENZA
L’indicizzazione può contribuire a formulare un approccio chiaro all’investimento sostenibile, che a sua volta facilita la definizione di un quadro di riferimento preciso e coerente per clienti, stakeholder e comitati di investimento.
RESILIENZA
Le strategie sostenibili hanno dimostrato resilienza nei periodi critici. E’ il caso dell’anno 2020 nel corso del quale gli ETF sostenibili e i fondi indicizzati hanno dato prova di maggior resilienza rispetto ai relativi benchmark. Una delle ragioni è da ricercarsi nella composizione degli indici sostenibili, generalmente formati da società con redditività elevata e bassi livelli di leva rispetto alla media del mercato.
STANDARDIZZAZIONE
Un tempo, integrare i principi ESG in un indice era un’operazione complessa, poiché le informazioni disponibili sulle prassi societarie in tema di sostenibilità erano troppo eterogenee e difficili da reperire. Oggi le cose stanno cambiando. Le informazioni necessarie per la costruzione di un indice sostenibile sono sempre più puntuali ed esaustive.
STEWARDSHIP
Gli investitori orientati alla sostenibilità possono esercitare una certa influenza sulle società attraverso l’engagement sulle tematiche ESG. Spesso i gestori di asset indicizzati mantengono in portafoglio investimenti di lunga durata (talvolta più longevi del mandato del Consiglio di Amministrazione e del management delle società partecipate), in tal modo possono promuovere un costante cambiamento delle prassi aziendali volto a migliorare la performance finanziaria delle strategie incentrate sulla sostenibilità.
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