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Droni e raggi X, Ny sotto sorveglianza dopo 11/9

A polizia città forniti strumenti da guerra, 'creato un mostro'

 Droni, raggi X, software per il riconoscimento facciale . L'11 settembre ha radicalmente cambiato il New York Police Department, munendolo di strumenti sviluppati per i combattimenti in guerra ma riadattati alla vita di tutti i giorni. E se da un lato questo ha rafforzato la lotta al terrorismo, dall'altra parte ha reso New York una città quasi sotto costante sorveglianza.
    Milioni di telecamere e camioncini con raggi X in grado di vedere all'interno delle auto 'controllano' i comuni cittadini e aiutano a identificare sospettati di tutti i generi, da possibili terroristi a borseggiatori ma anche attivisti, creando non pochi problemi di privacy e non solo. Il peso del sofisticato arsenale a disposizione degli agenti sembra infatti ricadere soprattutto sugli afroamericani tanto che Eric Adams, il favorito a diventare sindaco di New York a novembre, si è impegnato a rivedere le pratiche di sorveglianza usate dalla polizia.
    "Sono un convinto sostenitore dell'uso di queste tecnologie per mantenerci al sicuro. Non sostengo invece il loro uso per lo smantellamento dei diritti che esistono nel paese", ha detto il democratico Adams. Il dibattito è aperto e infuocato sul tema.
    Per gli agenti che hanno vissuto la pressione post 11/9, il legame fra antiterrorismo e il crimine sulle strade è logico e chiaro, una sorta di progressione naturale. Il rischio però - avvertono i critici - è quello di identificare come 'terroristi' tutti coloro con cui non si è d'accordo, generalizzando eccessivamente il termine. Questo potrebbe spingere, in mancanza di appropriati controlli, a usare gli strumenti contro il terrore per altri motivi non altrettanto validi creando di fatto un 'mostro'. In un momento in cui la polizia continua a essere nell'occhio del ciclone per l'uso eccessivo della forza, le polemiche sull'eccessiva sorveglianza rischiano di spaccare il partito democratico - all'interno del quale molti premono per un taglio di fondi agli agenti - mettendo in difficoltà il presidente Joe Biden. 
   

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