"Almeno 108 civili sarebbero stati
uccisi e altri 75 feriti dall'inizio dell'anno, a seguito di
attacchi aerei presumibilmente effettuati dall'aviazione etiope"
nella regione del Tigré, ha affermato a Ginevra la portavoce
dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani, Liz Throssell.
"Siamo allarmati dai rapporti multipli e profondamente
inquietanti che continuiamo a ricevere di vittime civili e
distruzione di oggetti civili in seguito ad attacchi aerei
nella regione del Tigré", ha aggiunto.
L'attacco aereo che ha causato il più alto numero di vittime ha
colpito il campo di Dedebit il 7 gennaio ed ha provocato la
morte di almeno 56 persone e il ferimento di altre 30, ha
precisato la portavoce, menzionando una lunga serie di raid
aerei.
"Chiediamo alle autorità etiopi e ai loro alleati di
garantire la protezione dei civili e delle strutture civili, in
linea con i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale.
Qualsiasi attacco, compresi gli attacchi aerei, dovrebbe
rispettare pienamente i principi di distinzione, proporzionalità
e precauzione", ha detto Liz Throssel precisando che "il mancato
rispetto dei principi di distinzione e proporzionalità potrebbe
costituire crimini di guerra.
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