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Cassa dottori commercialisti, welfare sempre più strategico

Distilli, tutela delle fragilità e risposte ai bisogni emergenti

Roma ANSAcom

Non un costo, bensì "un investimento", oltre che sulla persona, sulla crescita della collettività. E uno strumento per gestire rischi, imprevisti e sfide future. Parola del presidente della Cassa dottori commercialisti (Cdc) Stefano Distilli, che all'assistenza, che occorrerà rendere sempre più "strategica" ed attiva, ha voluto dedicare l'XI Forum in Previdenza, a Villa Miani, a Roma. "Sarebbe dovuta essere la XII edizione, ma abbiamo dovuto rinunciare all'evento, lo scorso anno, a causa della pandemia. Ed è stato questo uno dei motivi che ci ha spinti ad affrontare il tema dei bisogni e delle emergenze che riguardano la nostra professione, ma anche l'intero Paese, in un'ottica differente: il welfare va ripensato, attualizzato e guardato da una diversa prospettiva", non più meramente come "assistenza sociale", divenendo un vero e proprio sistema di "affiancamento" nei confronti dei colleghi, lungo tutta la vita lavorativa "in ogni fase", ha sottolineato il numero uno dell'Ente pensionistico privato.

E, a suffragio delle buone intenzioni della Cdc di fornire supporti ulteriormente 'robusti' per la propria platea di associati, è appena arrivato il via libera dei ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia) alla delibera che era stata votata dall’Assemblea dei delegati il 6 ottobre scorso che porta dal 2% al 5% la quota dell’avanzo di amministrazione destinabile al fondo per lo sviluppo di iniziative assistenziali, con l’obiettivo di incrementare gli strumenti di welfare, di sostenere gli iscritti nel percorso professionale e di "offrire nuove forme di assistenza utili a fronteggiare i rischi connessi all’avanzare dell’età anagrafica", ma pure con un occhio al 'gap' di genere, ai "bisogni e alle fragilità crescenti che questa crisi ha accentuato, acuito e polarizzato", ha puntualizzato Distilli, perché una fetta di dottori commercialisti ha sofferto maggiormente gli effetti della diffusione del Coronavirus ed è a loro che "dobbiamo stare più vicini". "Questo incremento di risorse ci permetterà di immaginare interventi a 360 gradi", con un rinnovato, forte senso di responsabilità, giacché, ha continuato il presidente, "l'avanzo corrente è legato alla nostra gestione finanziaria e previdenziale".

L’Assemblea dei delegati della Cassa ha appena espresso all’unanimità il proprio benestare affinché il Consiglio di amministrazione possa strutturare un progetto applicati dei principi previsti dalla Legge 112/2016, la cosiddetta disciplina sul "dopo di noi” nata, ha ricordato l'Ente, per "favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità grave prive del sostegno dei familiari (genitori defunti o che non possono assistere i propri figli)". Distilli si è augurato che, "una volta definito il perimetro attuativo di questo strumento giuridico, i ministeri possano accogliere favorevolmente il progetto" ed approvarlo.

All'XI edizione del Forum della Cdc hanno preso parte il presidente dell'Istat Gian Carlo Blangiardo, il direttore investimenti del Gruppo Kairos e scrittore Guido Maria Brera, il giudice emerito della Corte costituzionale Sabino Cassese, il professore d'onore dell'Università degli Studi di Torino e coordinatore scientifico CeRP - Collegio Carlo Alberto Elsa Fornero, il professore ordinario di Sociologia presso la facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore Mauro Magatti, il senatore del Pd e presidente della Commissione di controllo sull'attività degli Enti gestori di forme di previdenza e assistenza sociale Tommaso Nannicini e la professoressa di Scienza delle Finanze dell'Università Bocconi Paola Profeta.

In collaborazione con:
CASSA DOTTORI COMMERCIALISTI

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