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  • Robintur, vendite viaggi in agenzie su, ma lontane da 2019
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Robintur, vendite viaggi in agenzie su, ma lontane da 2019

Dall'Ara-Passuti, "governo sostenga settore anche per 2021"

Roma ANSAcom

Vendite turistiche in agenzia ripartite da fine aprile, tanto da arrivare all’incirca alla metà di quelle, pre-Covid, del 2019. Le vendite cumulate al 13 giugno sono però ancora solo al 15% del 2019, pur superando quelle dello stesso periodo del 2020. A dirlo sono i dati raccolti dall’Osservatorio Robintur, che monitora circa 100 punti vendita diretti sul territorio nazionale, presentati oggi in occasione della ricerca “Gli italiani e le vacanze della ripartenza” realizzata da italiani.coop (lo strumento di ricerca e analisi di Coop) per Robintur Travel Group.
I dati raccolti dall’Osservatorio dimostrano come gli italiani stiano nuovamente pensando alle vacanze ma, stando i limiti attuali agli spostamenti, solo il 20% delle vendite riguarda l’estero e l’Italia resta, quindi, la meta preferita con la Sardegna in cima alle preferenze.
“Da metà maggio stiamo recuperando volumi di vendite settimanali pari al 50% del 2019 e l’ammontare del venduto 2021 ha già superato quello del 2020 – dice l’ad Claudio Passuti - Purtroppo, però, siamo solo al 15% del progressivo 2019. Quest’anno le agenzie hanno di fatto iniziato a lavorare solo da metà aprile. Confrontando poi le vendite delle ultime 8 settimane con le stesse del 2019 sui viaggi in Italia, stiamo tenendo un ritmo pari all’88% del 2019. Le crociere hanno recuperato, rispetto al 2019, l’89%, la Grecia il 38% e la Spagna il 24%. Quanto alle destinazioni italiane, la Sardegna ha raggiunto nelle ultime 8 settimane le vendite degli ultimi due anni e vale il 27% del totale Italia, seguita da Sicilia (16%), Puglia (10%) e Toscana (8%). Calabria, Toscana e Marche sono le regioni che meglio preformano. Il 39% dei clienti Robintur sono nuovi clienti che non avevano acquistato negli anni precedenti”. Quanto ai prezzi, “sono in crescita tra il 10 e il 30%, non per un aumento” di listino “ma perché sono partiti prevalentemente gli acquisti dei clienti più facoltosi e per la vacanza principale estiva, mentre stanno riprendendo più lentamente i soggiorni brevi, anche di gruppo. Solo l’8% delle vendite sono riferite a viaggi di durata inferiore alla settimana”.
“La voglia di viaggiare degli italiani è certamente il miglior driver di crescita per il nostro settore – aggiunge il presidente di Robintur Travel Group, Stefano Dall’Ara - ma è ancora fortemente condizionata dai vincoli e dalle limitazioni agli spostamenti. E’ fondamentale per il rilancio del turismo, in particolare dell'outgoing, l'apertura delle destinazioni internazionali anche a lungo raggio come le mete esotiche, le Americhe, i Caraibi, l'oriente. Speriamo che il 2022 sia il vero anno della ripresa. Il turismo orgnizzato cambierò totalmente e noi saremo pronti. Ora - dice - serve ancora un'azione del Ministero del Turismo e del governo italiano in sede europea ed internazionale". L'auspicio è che "il settore venga supportato ancora per quest'ano con risorse importanti, visto che è stato senza dubbio quello più penalizzato dalla pandemia, con perdite di volume d'affari tra il 70 e l’80%”.

In collaborazione con:
Coop

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