Almeno ottomila persone hanno
marciato nuovamente nel centro di Bruxelles per protestare
contro l'inasprimento delle restrizioni anti-Covid imposte dal
governo belga nel tentativo di contrastare l'ultimo picco di
casi. Lo riferisce il quotidiano Le Soir. Al grido di "libertà"
e con gli striscioni con la scritta: "Uniti per la nostra
libertà, i diritti e i nostri figli", i manifestanti hanno
marciato verso la sede dell'Unione Europea. Alcuni portavano
anche cartelli che criticavano la campagna vaccinale e contro
l'obbligatorietà delle dosi. Tra i cartelli anche uno con il
simbolo della stella di David. Qualche giorno fa un tribunale
della Baviera ha stabilito che i no-vax tedeschi che
indosseranno simboli usati nella Shoah, come la stella di David,
stabilendo un'analogia impropria con le vittime del
nazionalsocialismo, potranno essere perseguiti dalla giustizia.
Le ulteriori misure in Belgio sono state annunciate dal governo
venerdì: tra queste la chiusura delle scuole materne e primarie
anticipata ad una settimana prima di Natale e la mascherina
obbligatoria dai 6 anni. Inoltre, sempre da domani, gli eventi
pubblici negli spazi chiusi saranno limitati a 200 persone,
mentre il regime di telelavoro, col massimo di un giorno in
presenza alla settimana, viene mantenuto, così come resta la
chiusura di bar e ristoranti alle 23. Il governo belga ha
rafforzato le misure dopo che l'ultima ondata di casi nel Paese
ha messo a dura prova i servizi sanitari.
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