Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Jasmine Trinca, sono cresciuta sulla Croisette

Jasmine Trinca, sono cresciuta sulla Croisette

ROMA, 18 maggio 2022, 12:26

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

"Sono cresciuta con Cannes. Il mio percorso è cominciato qui. Ho un ricordo enorme perché sono venuta qua con il mio primo film (LA STANZA DEL FIGLIO) nel 2001 e allora non conoscevo l'aspetto glamour della Croisette, una cosa che mi interessa ancora poco. Tra i ricordi c'è poi quello che la sala Lumiere mi sembrava enorme. Poi c'è stata LA MEGLIO GIOVENTÙ di Marco Tullio Giordana che vinse a Un Certain Regard.
    Adoro lo spirito di questo luogo". Parola di Jasmine Trinca durante la conferenza stampa della giuria del concorso del festival di cui fa parte con presidente Vincent Lindon, l'attrice e regista britannica Rebecca Hall, l'attrice indiana Deepika Padukone, l'attrice svedese Noomi Rapace, il regista iraniano Asghar Farhadi, il cineasta quello francese Ladj Ly, il regista americano Jeff Nichols e il regista norvegese Joachim Trier.
    E in una lunga conferenza stampa all'ombra della guerra in Ucraina si fa spazio anche la polemica che riguarda Farhadi per il presunto plagio di UN EROE. "Il mio film non è un plagio", ha ribadito a più riprese e con forza il regista iraniano. "Penso che la questione sarà senza dubbio chiarita. E mi dispiace che abbia creato così tanto malessere. Si tratta solo di cattiva informazione". Questo il retroscena. L'ex studentessa Azadeh Masihzadeh sostiene che il regista, dopo aver sviluppato il documentario All Winners, All Losers in un workshop cinematografico, avrebbe usato la premessa e molti dettagli specifici della trama come base per UN EROE, che ha debuttato a Cannes l'anno scorso e ha vinto il Grand Prix. Farhadi ha a sua volta denunciato l'ex studentessa, accusandola di diffamazione, ma la corte ha ritenuto in prima istanza "insufficienti" le prove a sostegno della sua tesi. Tra i molti interventi nel segno delle difficoltà e delle responsabilità per chi deve giudicare il cinema, ancora più forti in questi tempi difficili, molto bello e accorato quello del presidente Vincent Lindon: "Certo - ha detto l'attore francese - c'è un enorme responsabilità, ma io voglio essere solo un normale spettatore.
    O meglio, un bambino che guarda e vede quello che gli succede dentro. Che poi un film abbia temi sociali o meno, non è quello che farà la differenza".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza