Appartiene al 34enne cinese di cui
era stata denunciata la scomparsa, Zongwei Yan, il cadavere che
fu scoperto lo scorso 10 giugno a Prato, tra la vegetazione
vicino all'ex istituto Cicognini, in via della Fontana. E'
quanto emerso dagli accertamenti sul Dna disposti dalla pm
Giuseppina Mione della Dda di Firenze.
Le indagini, condotte dai carabinieri, avevano portato
all'arresto di un 29enne cinese, con le accuse di sequestro di
persona, in concorso con altri tre connazionali, e di omicidio.
I risultati delle analisi genetiche sono stati depositati dalla
Dda al tribunale del Riesame, che nei prossimi giorni dovrà
pronunciarsi sul ricorso contro la custodia cautelare in carcere
presentato dai legali del 29enne.
In base agli accertamenti dei carabinieri, proprio vicino all'ex
Cicognini la mattina del 26 aprile la macchina dell'arrestato
risulta essere stata in sosta per oltre mezz'ora, mentre
contestualmente le utenze telefoniche della vittima risultavano
avere agganciato ripetitori nell'area. Sempre la mattina del 26
aprile la vittima, dopo aver accompagnato la propria fidanzata
sul luogo di lavoro a Prato, risulterebbe essersi incontrata con
l'arrestato, probabilmente perché attirata in una trappola. Poco
dopo, la stessa vittima si sarebbe messa in contatto con parenti
e conoscenti chiedendo loro di preparare 300mila euro, diventati
100.000 euro in una seconda telefonata, da depositare su un
conto corrente cinese. Poi non avrebbe più dato notizie di sé.
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