Tra il 4 e l'otto dicembre 2021, i
venti punti vaccinali del Trentino rimarranno aperti 18 ore al
giorno, dalle sei del mattino fino mezzanotte, per garantire la
vaccinazione di quante più persone possibili. Lo ha comunicato -
in conferenza stampa - il presidente della Provincia di Trento,
Maurizio Fugatti, parlando della necessità di "accelerare sulle
3/e dosi e sulle 1/e dosi per mettere in sicurezza la
popolazione e l'economia trentina". L'iniziativa, che verrà
attuata attraverso il coinvolgimento di 500 operatori
dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), si
propone di vaccinare in cinque giorni circa 100.000 persone, un
quinto dell'intera popolazione del Trentino.
"Si tratta di uno sforzo mai fatto prima, per dare risposta a
tutte le persone che vogliono fare la terza dose e per
raggiungere le 75.000 persone non ancora vaccinate, con
particolare attenzione ai 45.000 trentini nella fascia di età
compresa tra i 30 e i 60 anni. In questo momento non possiamo
permetterci una crescita dei contagi, quindi puntiamo a dare un
colpo di rasoio al virus per mettere in sicurezza il Trentino",
ha spiegato il direttore di Apss, Antonio Ferro.
Le somministrazioni verranno effettuate unicamente su
prenotazione, tramite il Cup dell'Apss, a partire dalla sera di
lunedì 29 novembre. Per la 3/a dose è prevista la
somministrazione del vaccino di Moderna, considerata, a detta
di Ferro, più efficace come "booster". Chi si prenoterà per la
1/a somministrazione potrà invece scegliere tra Moderna e
Pfizer.
"Mettiamo in una condizione di sicurezza sanitaria queste
100.000 persone e ci garantiremo anche un Natale meno incerto
sotto l'aspetto turistico. L'obiettivo è ambizioso, ma abbiamo
il dovere civico di provarci", ha concluso Fugatti.
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