Imprimere un ulteriore slancio alle
politiche di integrazione interistituzionale, in parte già
realizzate, tra Usl Umbria 2 e ospedale Santa Maria di Terni,
per rispondere al meglio ai nuovi bisogni dei cittadini: è la
strategia, in linea con le indicazioni regionali, messa a punto
dalle direzioni strategiche delle due aziende del territorio in
vista della ripartenza a pieno regime, dopo la pandemia, dei
servizi sanitari.
I direttori generali, Massimo De Fino per l'Usl e Pasquale
Chiarelli per il Santa Maria, insieme alle direttrici sanitarie
e ai direttori amministrativi, hanno partecipato ad una riunione
operativa per definire "politiche unitarie", a partire da
"massimo impegno e sforzo comune per accelerare sulla campagna
di vaccinazione con l'obiettivo di raggiungere, in tempi
ragionevoli, l'immunità di gregge".
In vista della ripresa delle attività non Covid, si progetta poi
un modello organizzativo più funzionale ed in grado di fornire
ai pazienti servizi di prossimità e di vicinanza e la necessaria
continuità assistenziale.
"La base, sulla quale realizzare ulteriori progetti di
integrazione e di sviluppo delle attività, è solida - afferma
Chiarelli - e interesserà anche l'anatomia patologica, i
trattamenti di dialisi, le terapie oncologiche ed alcune
attività chirurgiche specifiche, solo per citare alcune delle
aree più delicate e strategiche".
Secondo De Fino, "c'è la volontà comune delle due aziende di
procedere insieme sulla strada della collaborazione e
dell'integrazione dei servizi mettendo in campo strutture,
professionalità e tecnologie che ci consentano di offrire
prestazioni all'altezza delle aspettative in tutti i settori:
medico, chirurgico, della diagnostica e della riabilitazione".
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