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Priora Cascia, prego per le famiglie della strage di Ardea

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Priora Cascia, prego per le famiglie della strage di Ardea

"Più attenzione dallo Stato verso situazioni con fragilità"

PERUGIA, 18 giugno 2021, 18:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Alla vigilia dei funerali dei due fratellini, prego perché il Signore sostenga nel dolore la famiglia, come pure quella dell'uomo che ha provato a proteggerli ed è stato ucciso insieme a loro": a intervenire sulla tragedia di Ardea, parlando della "Festa della famiglia", che si celebra il 20 giugno, è la priora del monastero di Santa Rita di Cascia, suor Maria Rosa Bernardinis.
    Che, riferendosi ancora alla strage della cittadina laziale, ha aggiunto: "Nella vita del giovane omicida e suicida, vedo troppi condizionali, soprattutto avrebbe dovuto avere cure adeguate per la sua salute mentale e avrebbe potuto essere aiutato prima della tragedia. Queste ombre - ha sottolineato la religiosa - mettono in luce un urgente bisogno, per il quale mi rivolgo al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.
    Necessita una maggiore attenzione da parte dello Stato verso le famiglie con fragilità psichiche e socio-economiche, perché non vengano lasciate sole e perché per nessuno esistano strade intentate di aiuto", ha detto ancora la priora.
    Che ha fatto una riflessione anche sulla pandemia: "Nei mesi di chiusura, abbiamo accolto la solitudine di molti, principalmente chi forma un nucleo familiare unipersonale. Mi chiedo - ha aggiunto - quanti di loro siano stati impossibilitati a riunirsi con chi sentivano 'congiunto', ma non rientrava nel perimetro circoscritto dai Dpcm. Noi monache - ha detto ancora - siamo state e siamo famiglia per molti e capiamo che tutti hanno il diritto di 'fare famiglia' con coloro ai quali sono legati dal cuore e non soltanto dalle mura di una stessa casa o dai confini di un comune". "Perciò - ha concluso suor Bernardinis - auspico maggiore sensibilità sulla famiglia, che è un dono del Signore, perché, pur capendo ragioni di sicurezza, l'isolamento non è una condizione umana sana".
   

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