"Va avanti una interlocuzione per
garantire i servizi alle comunità, con attenzione soprattutto ai
comuni più piccoli": è quanto ha assicurato la presidente della
Regione, Donatella Tesei, in merito alla questione della
chiusura delle filiali delle banche.
La presidente ha così risposto - nel corso della riunione
dell'Assemblea legislativa - a una interrogazione dei
consiglieri Francesca Peppucci, Daniele Carissimi, Eugenio
Rondini e Daniele Nicchi (Lega), i quali avevano chiesto di
"conoscere lo stato attuale dei servizi bancari attivi nel
comune di Castel Ritaldi; se la Giunta ha esaminato le
problematiche della chiusura delle filiali bancarie nei piccoli
comuni umbri; e di rendere noto quali azioni intende mettere in
campo per tutelare i diritti dei cittadini di piccole realtà
dell'Umbria".
Illustrando l'atto ispettivo, Francesca Peppucci - è detto in
una nota della Rgione - ha evidenziato che "la questione legata
alla chiusura delle filiali nei piccoli comuni è una
problematica di interesse regionale che riguarda diverse realtà
umbre, ultimo caso è quello del Comune di Castel Ritaldi. Il
mese scorso infatti è stata comunicata la chiusura dell'unico
sportello bancario presente nel comune".
"Eventi come questo - ha sottolineato Peppucci - portano
inevitabilmente alla perdita di un servizio pubblico di
fondamentale interesse per i cittadini e per le attività
produttive già in difficoltà a causa della pandemia. Inoltre con
tali scelte viene meno un'attività essenziale a sostegno delle
fasce più deboli della popolazione, come gli anziani e coloro
che si trovano in difficoltà per gli spostamenti e per
l'utilizzo delle tecnologie digitali. È importante che nel suo
ruolo la Regione metta in campo tutte le azioni necessarie
affinché i diritti delle comunità dei piccoli comuni vengano
tutelati. È necessario valutare le conseguenze delle chiusure
degli sportelli degli istituti di credito nei piccoli centri
dell'Umbria in termini di risposta alle esigenze della
popolazione, di servizi alle imprese e di rischio di riduzione
demografica a causa dello spostamento delle famiglie verso
comuni più grandi e più serviti".
La presidente Tesei ha dapprima illustrato il quadro della
situazione: l'anno scorso in Italia c'è stata una riduzione di
831 sportelli bancari, in Umbria 15 in meno, da 407 a 392, tutti
in provincia di Perugia. "La transizione digitale - ha spiegato
la presidente - ha determinato una riorganizzazione che ha
portato alla chiusura in dieci anni di oltre 10mila sportelli in
Italia, anche se siamo ancora quarti in Europa per numero di
filiali. La chiusura di sportelli nei centri minori è un tema
molto impattante e questa Giunta regionale è impegnata, insieme
agli Enti locali, a una sensibilizzazione delle banche sulla
tutela dei servizi ritenuti essenziali dalla popolazione,
cercando di salvaguardare presidi e servizi soprattutto nelle
aree interne, ma si deve considerare l'autonomia degli Istituti
bancari, a cui non possiamo imporre delle scelte".
Al termine dell'intervento della presidente Tesei, Peppucci
ha espresso apprezzamento per gli sforzi che la Giunta sta
facendo a tutela di territori che hanno bisogno di non perdere
servizi importanti.
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