"Le risorse messe a disposizione
dell'Umbria, pari a circa 28,5 milioni di euro, dal Programma
Borghi del Pnrr rappresentano una grande occasione per
restituire piena attrattività e riportare a nuova vita un
patrimonio della nostra regione che è a rischio abbandono e
spopolamento": lo ha detto l'assessore regionale alla cultura,
Paola Agabiti. Che ha così commentato l'avviso per la selezione
dei progetti del Programma Borghi del Pnrr recentemente
presentato dal Ministro alla cultura Dario Franceschini.
"Ora - ha spiegato Agabiti - ci sono le condizioni per poter
realizzare, in accordo con gli enti locali, interventi efficaci
di rivitalizzazione culturale, sociale ed economica nei piccoli
centri dell'Umbria che costituiscono uno dei tratti salienti
della nostra regione e sono un patrimonio straordinario di
storia, arte, cultura e tradizioni. Come Giunta regionale il
recupero delle aree interne dell'Umbria e dei suoi borghi ha da
sempre rappresentato uno dei punti fondamentali delle politiche
di governo su cui ci siamo fortemente impegnati. La
rigenerazione urbana, dalla qualificazione degli spazi pubblici
al restauro del patrimonio storico-architettonico, dalla
creazione di nuovi servizi all'attivazione di iniziative
imprenditoriali e commerciali, permetterà di rivitalizzare il
tessuto socio-economico di questi luoghi, con l'obiettivo di
renderli attrattivi anche per le nuove generazioni".
Sono due le linee di azione del Programma Borghi - spiega la
Regione -, che può contare su una dotazione complessiva di un
miliardo di euro. La prima, alla quale sono destinati 420
milioni di euro, sosterrà "progetti pilota per la rigenerazione
culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o
abbandonati" tramite la realizzazione di un numero limitato di
interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o
Provincia autonoma per un totale di 21. Ciascun intervento sarà
di importo pari a 20 milioni di euro.
La seconda linea riguarda i "progetti locali per la
rigenerazione culturale", la dotazione è di 580 milioni ed è
dedicata ai piccoli borghi storici con l'obiettivo di
promuoverne la rigenerazione e valorizzazione, integrando
patrimonio culturale ed esigenze di rivitalizzazione sociale ed
economica, rilancio occupazionale e contrasto dello
spopolamento.
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