Ammonta a 4
milioni di euro l'investimento programmato da Rocchetta spa per
eseguire, entro un anno a partire dall'ottenimento delle
concessioni, gli interventi di mitigazione del rischio
idrogeologico, mettendo in sicurezza la Valle del Fonno evitando
alluvioni come nel 2013, e per procedere alla riqualificazione
dell'area con la realizzazione presso le Fonti di un'oasi
naturalistica.
Un intervento di ripristino e qualificazione che, come è stato
ricordato durante la presentazione dall'amministratore delegato
dell'azienda di Gualdo Tadino Maurizio Bigioni e dalla
responsabile investimenti e sviluppo Chiara Bigioni, avrebbe
dovuto realizzarsi fra il 2015 e il 2016, ed era proposto come
primo nella richiesta di proroga della concessione. "Ora è stato
migliorato, alla luce del confronto con Regione e Comune,
pertanto, vogliamo realizzarlo nei tempi più brevi possibili"
hanno commentato i vertici della Rocchetta.
"L'intervento - ha ricordato il vicepresidente della Giunta
regionale e assessore all'Ambiente, Roberto Morroni - rientra
tra gli impegni sanciti nella convenzione del 2015 tra Regione
Umbria e Rocchetta Spa nell'ambito della proroga della
concessione, successivamente al centro di un contenzioso
giudiziario che si è chiuso con il riconoscimento della
legittimità degli atti della Regione da parte del Consiglio di
Stato. Il nostro obiettivo è stato, quindi, di consentire, in
tempi celeri, la realizzazione degli investimenti aziendali a
beneficio del territorio".
La Regione, ha spiegato Morroni, "vuole dare un segnale forte,
insieme all'azienda Rocchetta spa, affinché si torni a parlare
di sviluppo". "Auspichiamo, pertanto - ha aggiunto -, che
attorno al progetto si registri un'unità di intenti e la volontà
di assicurare prospettive di futuro alla collettività gualdese e
regionale".
Per Morroni pertanto "è fondamentale ora il passaggio in
Consiglio comunale, che auspico sia aperto al coinvolgimento dei
diversi portatori di interesse".
L'obiettivo della valorizzazione dell'area, che l'azienda
stima si possa realizzare entro il 2023, "reca con sé la
creazione di nuovi posti di lavoro legati alle attività
turistiche e ambientali" ha infine rilevato l'ad Bigioni.
I diversi ambiti del progetto sono stati inoltre illustrati
dall'ingegner Filippo Forlani, direttore tecnico dello studio
Sgai che lo coordina, a cominciare dal ripristino dei danni
subiti dall'alluvione del 2013, sentieri e vie di accesso, la
messa in sicurezza dal rischio idraulico e idrogeologico, la
riqualificazione paesaggistica e naturalistica e le opere
nell'ambito ricettivo-ricreativo. "Tutta l'area interessata - ha
detto - sarà un'oasi naturalistica di eccellenza, per restituire
alla collettività un territorio interamente recuperato".
Tra i vari lavori sono previsti anche la demolizione dell'ex
stabilimento Rocchetta e la messa a disposizione di alcune
proprietà dell'azienda al Comune, "a favore quindi della
comunità locale" come hanno annunciato i vertici.
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