È vero che l’idrogeno può decarbonizzare il trasporto di navi e aerei?
Sì è una soluzione quando l’elettrificazione diretta non è facilmente attuabile

Redazione ANSA
25 settembre 2023 - 16:57
L'idrogeno può decarbonizzare anche il trasporto aereo © ANSA

Cosa verifichiamo
L’idrogeno può rappresentare una vera alternativa alla decarbonizzazione dei grandi sistemi di trasporto di difficile elettrificazione come, ad esempio, le grandi navi e gli aerei?

L'analisi
“L’idrogeno rappresenta una soluzione complementare, per la decarbonizzazione di tutti quei settori e quelle applicazioni per le quali l’elettrificazione diretta non è facilmente attuabile. Tra questi sono da citare, in particolare, l’industria Hard to Abate (ad esempio siderurgia, vetro, ceramica) e il trasporto pesante“ spiega Giulia Monteleone, responsabile della Divisione Produzione, Storage e Utilizzo dell’Energia dell’Enea. L'Unione Europea ha confermato il regolamento che prevede lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel al 2035; dopo quella data gli unici endotermici che potranno essere ancora prodotti e venduti saranno solo quelli alimentati con e-fuel.

“Nel futuro del settore del trasporto in Europa - prosegue Monteleone -  si intravedono, quindi, due soli grandi protagonisti: l’elettrico e l’idrogeno (quest’ultimo appartenente alla categoria e-fuel). Alcuni dei vantaggi della mobilità a idrogeno (facilità e velocità di ricarica ed elevata autonomia dei veicoli) consentono di colmare i gap tecnologici dei veicoli elettrici a batteria - che ad oggi ne limitano l’impiego prevalentemente al trasporto urbano - rendendo l’idrogeno un carburante potenzialmente protagonista nei viaggi a lunga percorrenza. Il settore dei trasporti, che causa un terzo delle emissioni di CO2 in Europa, potrebbe trarre giovamento dall’impiego di idrogeno quale sostituto dei combustibili fossili, per favorire la transizione green del trasporto pesante (truck, material handling, ferroviario, marittimo ed in futuro aereo) in cui i motori elettrici potranno difficilmente essere alimentati da batterie per via degli eccessivi ingombri e delle ridotte autonomie".

Allo stato attuale, è difficile prevedere il futuro dell’idrogeno nel trasporto personale, poiché i mezzi occupano ancora una percentuale minima rispetto alle altre alimentazioni e sussistono incertezze sull’effettivo quantitativo di idrogeno prodotto e sulla disponibilità di infrastrutture di distribuzione diffuse e capillari su tutto il territorio nazionale.

L’idrogeno potrà essere utilizzato come combustibile a zero emissioni di carbonio sia nei tradizionali motori a combustione interna, in quanto appartenente alla categoria e-fuel, sia nei veicoli elettrici con celle a combustibile utilizzate in sostituzione delle batterie. Le celle a combustibile, analogamente alle batterie, sono dei dispositivi elettrochimici che trasformano l’energia chimica in energia elettrica, per mezzo di una reazione che combina l’idrogeno con l’ossigeno dell’aria ottenendo come unico prodotto di scarto acqua. Ma a differenza delle batterie, garantiscono tempi di ricarica confrontabili con gli attuali carburanti tradizionali ed autonomie maggiori, spiegano dall'Enea.

“Il percorso dell’idrogeno, e degli e-fuel in generale, è ormai avviato, e non si tornerà indietro. La transizione energetica sarà ineludibile, perché imposta dagli obblighi dei regolamenti europei in fase di approvazione (relativo alle emissioni di CO2 dei veicoli stradali leggeri e pesanti, ReFueleu Aviation, FuelEu Maritime). Sarà, quindi, necessaria un’azione di programmazione e pianificazione governativa per guidare la trasformazione tecnologica dell’intero settore dei trasporti sia per quanto riguarda i mezzi che le infrastrutture” conclude Monteleone.

Conclusioni
L’idrogeno è una soluzione complementare per la decarbonizzazione di tutti quei settori in cui l’elettrificazione diretta non è facilmente attuabile come l’industria 'hard to abate' (ad esempio siderurgia, vetro, ceramica) e il trasporto pesante.  Nel futuro, infatti, nel settore del trasporto in Europa  si intravedono due soli grandi protagonisti: l’elettrico e l’idrogeno.

Le fonti
Enea - Giulia Monteleone, responsabile della Divisione Produzione, Storage e Utilizzo dell’Energia

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