di Redazione ANSA

La roadmap

“Il percorso dell'Emilia-Romagna – spiega Stefano Ranuzzini, ingegnere area tecnica dell’Aess – procede nell'ambito della European hydrogen valleys partnership, composta da una trentina di regioni di 13 Paesi diversi, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie Fch. La rete opera sulla produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno e sull'idrogeno per una mobilità a emissioni zero, riscaldamento e materia prima per l’industria. La Hydrogen valley è una delle aree tematiche previste all’interno della piattaforma europea S3, quella della Smart specialisation strategy”.

Al momento nel percorso partito da Spilamberto sono coinvolti 18 imprese, 2 cluster, 4 centri di ricerca e due università. In estate con un questionario sono state mappate le competenze già presenti in Emilia-Romagna e sono stati considerati sei progetti. “Tutti usano come alimentazione l'idrogeno green – spiega Ranuzzini – prodotto da fonti rinnovabili. Tra questi ci sono anche carrelli elevatori equipaggiati da fuel cells a idrogeno, i distributori a Modena e Piacenza per alimentare anche flotte di taxi nelle due città e l'impianto di riscaldamento nell'edificio pubblico a Spilamberto”.

In questi mesi sono previsti gruppi di lavoro su aree tematiche e il prossimo 4 febbraio a Parigi saranno presentati i progetti, che poi concorreranno per i finanziamenti europei.