Ma sull'inchiesta pesa l'ombra della parentela della sua autrice, la giudice Gabriella Vella, sorella dell'avvocato Aldo che punta alla leadership del partito Nazionalista, il centrodestra che (come ripetono tutti maggiorenti del Labour a partire da Abela) "dal 2023 ha perso tutte le elezioni" anche se ha saputo esprimere un personaggio come Roberta Metsola, presidente dell'Europarlamento.
Pesantissime le accuse per i tre imputati principali, secondo quanto anticipato dal Times of Malta: riciclaggio, corruzione, concussione ed associazione a delinquere, che - se confermate - comporterebbero pene fino a 18 anni di prigione per ciascuno. Le conclusioni dell'inchiesta non sono state ancora ufficialmente pubblicate, ma a carico dell'insieme degli imputati è scattato un ordine di congelamento di geni per circa 30 milioni di euro.
Tuttavia, nel più piccolo dei 27 stati membri dell'Unione Europea, a fare scandalo non è tanto il merito delle accuse (di corruzione e di aver creato meccanismi per gonfiare tanto l'economia maltese quanto i portafogli privati), quanto la tempistica della conclusione dell'inchiesta. "Accusiamo la giudice di essere di parte. La scelta del momento, in perfetta coincidenza con la chiusura delle liste per le Europee ne è la prova" osserva una fonte vicinissima a Robert Abela, sottolineando: "Non è strano che nel corso di tutta l'inchiesta la giudice abbia saputo organizzare una perquisizione dell'ex premier ma non lo ha mai interrogato".
"Distruggerò queste accuse ridicole" tuona Muscat su X. Ma il Paese attende la comunicaziomne della data in cui Muscat ed i coimputati ("compresi funzionari che hanno solo eseguito ordini") saranno chiamati alla Norimberga del Labour come sperano nelle stanze del Partito Nazionalista, che da 11 anni è travolto dal boom economico di Malta. (ANSAmed).
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