(ANSA) - CAGLIARI, 20 MAG - Un parco eolico marino
galleggiante al largo della costa nord-orientale della Sardegna,
tra Budoni e Posada. È il progetto "Tibula Energia" proposto da
Falck Renewables e BlueFloat Energy e si accompagna ad altri due
progetti presentati a sud: Nora Energia, 795 megawatt, e Nora
Energia 2 per altri 600 megawatt a sud-ovest del Golfo di
Cagliari. Punto di partenza, il coinvolgimento dei territori:
prima dell'avvio del procedimento autorizzativo ministeriale, le
società stanno cercando di spiegare caratteristiche e programmi
dell'iniziativa alle comunità.
Il parco prevede la presenza di 62 turbine eoliche
galleggianti, posizionate a una distanza dalla costa che varia
da un minimo di 25 a un massimo di 40 chilometri: così,
chiariscono i proponenti, le turbine saranno pressoché
impercettibili all'occhio umano. Altri dati: 975 MW di capacità
installata, oltre 3,4 TWh/anno di produzione attesa, pari al
consumo di oltre 900.000 utenze domestiche. I vantaggi per il
territorio? Fino a 3.200 unità per le fasi di fabbricazione,
assemblaggio e costruzione, oltre 180 per la manutenzione degli
impianti dopo l'entrata in esercizio del parco. Prevista la
creazione di nuove professionalità con know-how sulle più
avanzate tecnologie energetiche. E poi innovazione e ricerca
mediante percorsi di collaborazione con le Università sarde, i
centri di ricerca e i parchi tecnologici regionali.
Ma ci sono già i primi dubbi. A Posada la minoranza chiede la
convocazione di un Consiglio comunale urgente per dire No al
parco eolico nel mare di Budoni e Posada. "È assurdo solo
ipotizzare la realizzazione di un parco marino galleggiante di
fronte al Parco di Tepilora e alla Riserva di Biosfera Mab -
spiegano Giorgio Fresu e Saturnino Nieddu del gruppo Posada Bene
Comune - Sarebbe imbarazzante per chi si affaccia dal Castello
della Fava vedere questi mostri galleggianti in uno dei mari più
belli del Mediterraneo. Non siamo contrari al processo di
transizione energetica ma - precisano - siamo altrettanto
determinati ad impedire che questo tratto di costa, e in
generale tutto il mare sardo, possa essere deturpato da questo
tipo di impianti". (ANSA).
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