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Eurodeputati, più concretezza dalla Commissione sull'Energia

Eurodeputati, più concretezza dalla Commissione sull'Energia

'Servivano misure ambiziose non analisi e raccomandazioni'

13 ottobre 2021, 17:59

Redazione ANSA

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Eurodeputati, più concretezza dalla Commissione sull 'Energia © ANSA/Parlamento Europeo



BRUXELLES - "La proposta della commissione Ue doveva andare oltre l'analisi e le raccomandazioni e dove portare sul tavolo misure e strumenti chiare, ambiziose e nel medio termine": E' quanto si legge in una nota del gruppo degli europarlamentari Socialisti e Democratici (S&D) in cui si sottolinea la "non totale soddisfazione" rispetto al "toolbox" (cassetta degli attrezzi, ndr) illustrata oggi dalla commissione Ue sulla crisi de prezzi energetici. "La situazione è pesante e richiede misure coraggiose. Il toolbox non dice abbastanza su come accelerare la transizione verde sebbene sia un fattore chiave per risolvere e prevenire queste crisi", ha spiegato a nome del gruppo Mohammed Chahim, vicepresidente dei Socialisti e Democratici e responsabile per gli aspetti energetici del Green deal,. "Noi abbiamo fortemente sostenuto che una valutazione dell'intero mercato dell'elettricità andrebbe fatta dalla Commissione. Questa valutazione dovrebbe spiegarci se la crescita dei prezzi sia dovuto solo dall'aumento globale dei prezzi del carburante o se ci sono manipolazioni del mercato", ha sottolineato l'eurodeputato. "Sono convinto che una delle soluzioni sia congelare in tutta l'Ue agli stessi livelli di inizio anno", ha aggiunto Dan Rica, eurodeputato e portavoce per S&D sulle questioni energetiche.

"A un problema europeo si risponde con soluzioni europee e invece, inutile negarlo, le linee guida presentate oggi dalla Commissione europea per contenere il caro bollette sono vacue e inefficaci al raggiungimento dei suoi obiettivi. La Commissione europea poteva e doveva fare di più contro quella che si delinea come una vera e propria emergenza economica e sociale". Così Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, in una nota. "L'aumento del prezzo del gas del 250% da gennaio a oggi avrà delle conseguenze dirette sulla capacità delle piccole e medie imprese europee di stare sul mercato e rischia di lasciare al freddo milioni di cittadini quest'inverno - spiega l'europarlamentare -. La Commissione invece si limita a consigli e raccomandazioni per gli Stati membri, nulla di più di quanto già fatto dal decreto legge varato lo scorso settembre dal governo italiano che ha stanziato 3 miliardi di euro per contrastare la povertà energetica". Secondo Beghin "ci saremmo aspettati interventi più robusti e provvedimenti incisivi come, per esempio, una centrale di stoccaggio comune, una accelerazione verso la transizione pulita e rinnovabile e risorse aggiuntive per l'efficienza energetica degli edifici. Il Movimento 5 Stelle propone un Superbonus europeo perché ogni watt risparmiato è un investimento per imprese e cittadini".

"Sull'energia, l'Ue sta prendendo le decisioni sbagliate. E i risultati li stiamo già vedendo in bolletta". Paolo Borchia, europarlamentare della Lega e coordinatore di Identità e Democrazia in commissione Itre, analizza il momento che vive il settore: "Noi chiediamo un approccio meno ideologico, in grado di leggere numeri e dinamiche, in grado di tenere conto del fatto che la transizione ecologica ha bisogno di tempi e investimenti. In un contesto post pandemico, il buon senso imporrebbe tempistiche più flessibili per raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione - precisa la nota -: purtroppo però stiamo assistendo a una insensata corsa a rendere l'Europa il primo continente climaticamente neutrale, ma arrivare primi ed essere causa solo del 9% delle emissioni di anidride carbonica su scala globale non ha senso, è un obiettivo tanto ambizioso quanto inutile, dove i costi superano i benefici." Secondo Borchia "mentre si penalizzano consumatori e imprese in Europa con l'impianto normativo più restrittivo del pianeta, la Cina spinge sul carbone per garantire elettricità e riscaldamento. In sintesi, con questo approccio, gli altri inquinano, gli europei pagano".

"La toolbox della Commissione è incongruente con gli obiettivi della transizione verso un'energia pulita, prima incoraggia gli investimenti nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica, ma poi invita i singoli stati ad esplorare i possibili benefici dell'approvvigionamento congiunto di scorte di gas di riserva per consentire la messa in comune delle forze e la creazione di riserve strategiche". Così l'eurodeputato dei Verdi\Ale, Ignazio Corrao. "Anche se sappiamo bene che la Commissione ha poca voce in capitolo sui mix energetici nazionali, la strategia di dare ai singoli governi raccomandazioni per affrontare questa crisi energetica, rischia, ancora una volta, di danneggiare la strada verso una vera transizione climatica." conclude l'eurodeputato.

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