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Il manifesto del Ppe, "il Green Deal non sia un'ideologia"

Il manifesto del Ppe, "il Green Deal non sia un'ideologia"

Il piano per i richiedenti asilo: "anche in Paesi terzi sicuri"

05 marzo 2024, 16:10

Redazione ANSA

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Il manifesto del Ppe, "il Green Deal non sia un 'ideologia" - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES, 05 MAR - Un'Europa più sicura, che parli con una sola voce, che lotti contro l'immigrazione irregolare attraverso accordi con i Paesi terzi. Un'Europa dove "il Green Deal non è un'ideologia, come sostengono i Verdi o i Socialisti". Sono questi alcuni pilastri del manifesto che il Ppe presenterà domani al Congresso di Bucarest in vista della campagna per le Europee.

"La nostra Europa, una casa sicura e bella per le persone", è il titolo del manifesto dei Popolari, pubblicato a poche ore dalla kermesse che, da domani riunirà 84 partiti da 44 Paesi diversi. L'approvazione del manifesto avverrà prima della votazione dello Spitzenkandidaten del Ppe, ruolo per il quale unica candidata è Ursula von der Leyen.

Al primo punto del documento di 23 pagine c'è il sostegno all'Ucraina, una delle linee rosse stabilite dal presidente del Ppe Manfred Weber per una eventuale all'alleanza con altri partiti. "Siamo impegnati nella garanzia del diritto di asilo, ma l'Ue, con i suoi Stati membri, deve avere il diritto di decidere a chi e dove concederlo. Concluderemo accordi con Paesi terzi per garantire che anche i richiedenti asilo possano ricevere protezione in modo civile e sicuro. Vogliamo implementare il concetto di Paesi terzi sicuri", è invece uno dei passaggi del capitolo della migrazione.

Su questo punto, il Ppe sembra quindi prendere a riferimento l'accordo tra Italia e Albania o, ancor di più, il modello Ruanda lanciato dal governo britannico. "I criteri per i Paesi terzi sicuri saranno in linea con gli obblighi fondamentali della Convenzione di Ginevra e della Convenzione europea sui diritti umani. Entrambe le convenzioni non prevedono il diritto di scegliere liberamente il Paese di protezione. In seguito al successo dell'attuazione del concetto di Paese terzo, proponiamo di ammettere nell'Unione europea una quota di persone bisognose di protezione attraverso quote umanitarie annuali di individui vulnerabili", si legge ancora nel documento.

Il manifesto punta anche a un rafforzamento del ruolo di Frontex. "Il suo mandato dovrebbe concentrarsi su tre priorità: prevenire l'immigrazione illegale nell'Ue, aiutare gli Stati membri a rendere sicure le frontiere esterne dell'UE e aumentare i rimpatri dei migranti illegali nei loro Paesi. Perseguiremo attivamente un accordo su standard comuni per il monitoraggio delle frontiere esterne e sui finanziamenti necessari per l'attuazione di tali standard", si legge nel testo.

Centrale anche il capitolo agricoltura. "La nostra Europa è al fianco dei nostri agricoltori e pescatori per garantire la produzione di alimenti sani e a prezzi accessibili per tutti", scrivono nel manifesto i dirigenti del Ppe, secondo i quali la Pac dei prossimi anni "deve avere un pilastro economico più forte e pagamenti diretti dovrebbero garantire i redditi agricoli di base e offrire protezione nei mercati volatili. SI deve consentire un settore agricolo forte e competitivo e fornire un'autentica ricompensa per i diversi servizi forniti dall'agricoltura".

 

 

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