BRUXELLES - Fare attività di promozione dei principali progetti di innovazione digitale presso gli stakeholder europei. Questo il fine ultimo del ciclo di eventi promosso dall'agenda digitale della regione Veneto che hanno avuto il via ieri, martedì 9 aprile, negli uffici della regione a Bruxelles con il workshop "Quantum technologies for cyber security" al quale sono intervenuti diversi soggetti istituzionali per esporre ognuno le diverse iniziative e le politiche in ambito di tecnologie quantistiche ed all'occasione è stato presentato il progetto Ven-QCI - l'infrastruttura veneta per la cyber security - promosso in collaborazione tra la Regione Veneto, il CAV (Concessioni Autostradali Venete) e l'università di Padova.
"Questo evento è il primo di una serie che fanno seguito alla domiciliazione di Veneto Innovazione", ha spiegato Carlo Clini, Direttore dell'Unità Organizzativa Rapporti con l'Unione Europea del veneto. "La strategia ha rilanciato la sede di Bruxelles e anche la domiciliazione, in una più ampia strategia di accorciare lo spazio che c'è tra l'Unione europea e il territorio, cercando di portare le istanze del territorio a Bruxelles e cercando di essere più presenti", ha concluso.
L'utilizzo delle tecnologie quantistiche nell'ambito della cyber sicurezza è un trend in "grande sviluppo" ha spiegato poi Simone Capeleto, CEO di ThinkQuantum, start-up spin-off dell'università patavina. Capeleto durante il suo intervento ha spiegato come proprio la regione Veneto abbia "intravisto questo trend strategico e ne abbia abbracciato la tecnologia per investire nella sicurezza del futuro".
Tra gli enti domiciliati a Bruxelles, che hanno aderito all'iniziativa, il direttore Clini ha ricordato anche VIMM, fondazione per la ricerca biomedica avanzata di Padova, l'Autorità portuale di Venezia, il Teatro Stabile del Veneto, il Comune di Vicenza, quello di Chioggia e Veneto innovazione, l'ultima tra le organizzazioni domiciliate nella capitale europea.
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