La Gran Bretagna continuerà a
tutelare gli oltre 3.000 prodotti Dop, Igp e Stg iscritti nel
registro Ue della qualità. E' quanto previsto dall'accordo per
il 'divorzio' dall'Ue che, se ratificato, entrerebbe in vigore
il 19 marzo 2019. Questo definisce le regole per la separazione
e per il periodo transitorio che servirà a definire nuove
relazioni commerciali. Stabilisce quindi un'unione doganale (no
a dazi all'interno dell'area, tariffa doganale esterna comune)
tra Ue e Gran Bretagna come base per le future relazioni, da
definire entro il 2020, con possibile prolungamento del periodo
transitorio. Come regola generale, l'accordo garantisce che un
prodotto che è già stato immesso sul mercato possa restarci sia
nel Regno Unito che nell'Ue durante e dopo la fine del periodo
di transizione. Ci sono però delle eccezioni.
*DOP E IGP: tema dirimente nell'ultima fase del negoziato, la
tutela delle indicazione geografiche Ue da parte di Londra sarà
garantita per i prodotti già registrati alla fine del periodo
transitorio, fino all'eventuale stipula di un nuovo accordo.
*STANDARD ALIMENTI: si applicano le regole Ue. A partire
dalla fine del periodo di transizione, però, gli animali vivi e
alimenti di origine animale, anche se già immessi sul mercato,
dovranno rispettare le norme dell'Ue o del Regno Unito sulle
importazioni da Paesi terzi, da definire nel futuro accordo.
*PESCA: restano fuori dall'Unione doganale i prodotti da
pesca e acquacoltura, almeno fino alla definizione di un'intesa
delle parti sull'accesso alle acque territoriali e sulle
opportunità di pesca.
*PAC: dopo il 2020, i sussidi della Politica agricola comune
non saranno più versati agli agricoltori britannici. In caso di
prolungamento del periodo di transizione il livello dei sussidi
d'Oltremanica dovrebbe essere negoziato con Bruxelles, in modo
da non creare distorsioni della concorrenza con gli altri
agricoltori europei.
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