Sul tavolo della Commissione Ue
domani ci sarà una lista di prodotti americani che saranno
colpiti da contromisure per un totale di 2,8 miliardi di euro,
ossia tanto quanto i preannunciati dazi Usa al 25% e 10%
impatterebbero sull'acciaio e alluminio europeo. La volontà di
Bruxelles, a quanto si apprende, è di ottenere il massimo
impatto non solo economico ma anche politico, colpendo prodotti
chiave di stati dove ci saranno a breve le elezioni di midterm,
dai jeans Levi's alle moto della Harley Davidson sino al whiskey
Bourbon. I dazi Ue colpiranno tre settori: agroalimentare,
acciaio e altro, ognuno per circa un terzo del valore (dagli 800
milioni a 1 miliardo ciascuno). Sono pronti anche la clausola di
salvaguardia in caso l'acciaio Usa a basso costo invada il
mercato Ue, e un ricorso davanti al Wto, su cui l'Ue si sta
coordinando con altri Paesi tra cui il Canada. Le misure Ue
scatteranno solo se gli Usa faranno scattare le loro, e verranno
adattate in termini di valore. L'auspicio è che gli Usa, come
nel 2002-2003 sotto l'amministrazione di W. Bush, le ritirino.
"L'Ue è un progetto di pace, noi siamo per la pace e non per
la guerra". È quanto ha ribadito il portavoce della Commissione
Ue ai timori di guerra commerciale che potrebbero scatenare le
contromisure Ue ai dazi Usa sull'acciaio in discussione domani
al Collegio dei commissari. Oggi il presidente della Commissione
Jean-Claude Juncker vedrà il numero uno di Arcelor-Mittal,
Lakshmi Mittal. La tempistica, ha però tenuto a precisare il
portavoce Ue, non è legata a quanto avverrà domani, in quanto
l'incontro tra i due era già previsto ai margini del Forum
economico di Davos dove Juncker aveva dovuto annullare la sua
partecipazione a causa di problemi di salute.
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